Raid iniziato alle 4.30 e terminato dopo 7 ore. L’obiettivo era la mente degli attentati Abaaoud, ma pare che né lui né l’altro fuggitivo Salah fossero presenti nel covo di Saint Denis. Sette persone fermate, cinque poliziotti leggermente feriti.
Attentato Parigi: è di due morti – le vittime sarebbero una donna kamikaze che si è fatta esplodere e un altro terrorista barricato in uno dei due appartamenti assaltati dalla polizia – il bilancio ormai definitivo del raid della polizia iniziato alle 4.20 a Saint-Denis, sobborgo a nord di Parigi, e terminato dopo 7 ore. La conferma dal portavoce del governo francese. “L’assalto è terminato”, ha detto nel corso di una conferenza stampa convocata all’Eliseo. Secondo una fonte della polizia, nel corso dell’operazione sono morte due persone collegate ai sanguinosi attentati di venerdì scorso e sono state fermate in tutto sette persone, tre delle quali nell’appartamento preso di mira dalle forze dell’ordine a caccia della mente degli attentati, il jihadista belga, Abdelhamid Abaaoud. La procura in precedenza aveva reso noto che le persone fermate erano cinque. “I terroristi arrestati oggi nel blitz a Saint-Denis avrebbero potuto colpire” ha assicurato il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve all’Assemblea nazionale.
LA DONNA KAMIKAZE – Tra i morti dell’operazione, come detto, una donna kamikaze che si è fatta saltare in aria azionando il suo giubbotto esplosivo all’inizio del raid. Bionda, cugina di Abdelhamid Abaaoud – il cervello della strage di venerdì sera – secondo BfmTv si chiamava Hasna. “La polizia le ha detto di non abbassare le braccia – racconta un testimone citato da Le Parisien – e dopo c’è stata un’esplosione fortissima. Penso sia successo quando ha azionato la sua bomba. Molti vetri della strada sono andati in frantumi. A quel momento si è iniziato a sparare, senza smettere”. Tra le persone fermate, tre sono state catturate dalla polizia nell’appartamento assediato per ore, due negli appartamenti vicini e altre due nelle immediate vicinanze, ha precisato ancora la polizia. Le Foll ha ugualmente reso noto che il premier Manuel Valls ha presentato il progetto di legge che permette il prolungamento per tre mesi dello stato d’emergenza.
Secondo quanto si è appreso, i terroristi obiettivo dell’incursione della polizia a Saint-Denis progettavano un attentato alla Defense – SCHEDA –, il quartiere degli affari alle porte di Parigi. L’informazione proverrebbe dagli ultimi sms trovati sul cellulare di uno dei terroristi fuori dal teatro Bataclan.
Abdelhamid Abaaoud – QUI IL RACCONTO LIVE –, considerato la mente degli attentati di Parigi e obiettivo principale del raid di Saint Denis, pare non fosse all’interno del covo jihadista a Saint Denis. Secondo fonti dell’inchiesta né lui, né il ricercato Abdeslam Salah, sono quindi fra i 2 terroristi morti e le 7 persone fermate. Secondo il giornale belga Derniere Heure invece Abaaoud sarebbe morto nell’incursione. Ma al momento non ci sono conferme. Due dei sospetti terroristi arrestati durante il blitz sono stati ricoverati d’urgenza in un ospedale di Bobigny, alla periferia della capitale.
IL RETROSCENA – Intanto emergono retroscena inquietanti sui servizi di intelligence belgi, che hanno ammesso di aver fermato e interrogato due dei kamikaze prima che attuassero l’attentato, e di averli lasciati andare ritenendo che non costituissero alcuna minaccia. Si tratta dei fratelli Abdeslam, Brahim e Salah: “Non davano segno di costituire una potenziale minaccia e così alla fine furono lasciati andare” ha ammesso il portavoce della Procura Federale belga, Eric van der Sypt. Brahim, uno dei kamikaze fattisi saltare in aria nella capitale francese, “tentò di raggiungere la Siria, ma riuscì ad arrivare soltanto in Turchia”, ha spiegato van der Sypt. “Fu sottoposto a interrogatorio al suo ritorno, e insieme a lui anche il fratello”, appunto Salah, attualmente latitante. “Sapevamo che si erano radicalizzati e che avrebbero potuto cercare di andare in Siria, ma non davano segno di costituire una possibile minaccia“, ha proseguito il portavoce, confermando che i due non furono neppure segnalati ai servizi segreti francesi. “Se anche lo avessimo fatto, dubito che avremmo potuto arrestarli”, si è giustificato. Contro Brahim, in particolare, non si procedette “perché non disponevamo di prove di una sua affiliazione a un gruppo terroristico”. Lo stesso avvenne per Salah, malgrado fosse già noto agli inquirenti per spaccio di droga e avesse un precedente persino per una rapina, nella quale era coinvolto pure Abdelhamid Abaaoud, altro super-ricercato come mente del piano stragista, sfuggito al blitz della notte scorsa a Saint- Denis.
HOLLANDE – “L’operazione di stamani a Saint-Denis ci dimostra una volta di più che siamo in guerra” ha detto François Hollande, capo di Stato francese. “E’ una guerra contro il terrorismo, e i terroristi stessi hanno deciso di scatenarla” ha continuato, parlando all’assemblea dei sindaci di Francia riuniti a Parigi.
PARIGI CHIUSA – Molte linee di tram, autobus e metro dirette a Saint Denis, dove era in corso il blitz della polizia francese, sono state bloccate. Il sito di Ratp (Régie autonome des transports parisiens) sta aggiornando continuamente il numero delle linee ferme. Anche il traffico su strada è rallentato con posti di blocco e controlli della polizia. Ogni auto diretta verso Parigi viene fermata e controllata da numerosi posti di blocco nel nord di Parigi. I passeggeri e guidatori vengono invitati da poliziotti armati di mitra a scendere e ad aprire il bagagliaio della loro auto uno ad uno il che sta causando lunghissime file sulle vie d’accesso alla capitale.