Atti falsi, truffe e abusi edilizi. Arrestato il sindaco di Monte Colombo. Eugenio Fiorini, 55 anni, è confinato agli arresti domiciliari

fiorini monte colomboFalso, truffa aggravata e abuso d’ufficio.

Sono i reati che ieri mattina hanno fatto scattare le manette ai polsi di Eugenio Fiorini, 55 anni, onnipotente sindaco di Monte Colombo, ora confinato agli arresti domiciliari. Dopo la perquisizione in Comune, i carabinieri di Riccione e Montescudo hanno sequestrato anche la ‘fattoria’ di Fiorini, dove vivono madre e fratello. Nel mirino ci sono favori, abusi edilizi e atti ‘addomesticati’ a proprio uso e consumo, e altre due persone indagate.
La ‘bomba’ è scoppiata ieri, ma gli investigatori avevano cominciato a dar fuoco alle polveri due anni fa. Voci ai militari ne erano giunte parecchie, ma solo alla fine del 2012 era arrivato un esposto dove si davano indicazioni precise su dove andare a cercare. E cioè in una fideiussione contratta dalla società Dare con un’assicurazione, in garanzia della convenzione fatta con il Comune nel lontano ’88. L’amministrazione aveva consentito la ristrutturazione dell’area del Lago che prevedeva vari interventi, in cambio delle opere di urbanizzazione. Fideiussione che Fiorini, da vice sindaco, aveva ‘svincolato’ all’improvviso due giorni prima delle elezioni, senza l’istruttoria dell’Ufficio tecnico. Una ‘mossa’, secondo gli inquirenti che aveva come obiettivo (centrato) quello di ottenere i voti per vincere le elezioni. .
A quel punto, i carabinieri avevano cominciato a fargli le pulci, dando un’occhiata anche alla ‘fattoria’ di famiglia. Una casa costruita su un terreno agricolo di sua proprietà. Il permesso di costruzione non era intestato a lui, ma a un coltivatore diretto, l’unico modo per certificare che l’edificio in questione era annesso alla conduzione di un’azienda agricola, così da ottenere un’edificabilità che non avrebbe mai potuto avere. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, solo dopo essere stato ‘scoperto’, Fiorini si era fatto rilasciare una sanatoria per un abuso da quattro soldi che gli era costato una sanzione di appena mille euro. Ma i carabinieri non si erano fermati lì, ed erano andati ad approfondire anche l’esposto di due farmacisti della zona, a cui era stato negato il trasferimento dell’attività in un’altra frazione. Nell’atto in cui Fiorini negava l’autorizzazione, faceva riferimento a una serie di parametri poi risultati, hanno concluso gli investigatori, clamorosamente falsi. Ciliegina sulla torta, era saltato fuori un testimone che aveva messo nero su bianco come il sindaco gli avesse confidato che aveva negato quel permesso per non danneggiare un amico farmacista. Ieri, i carabinieri hanno chiuso il cerchio sbarcando a Monte Colombo con un’ordinanza di custodia cautelare.

Il Resto del Carlino