E’ stato presentato ieri all’ONU il Rapporto sulla Disabilità del World Health Organization.
Nel rilevare attraverso il Rapporto che più di un miliardo di persone al mondo vive una una qualche forma di disabilità, le Nazioni Unite e la Banca Mondiale hanno rivolto un ulteriore appello affinchè siano eliminate tutte le barriere che costringono spesso le persone con disabilità “ai margini della società”.
Il Rapporto (in allegato), esteso con il contributo di oltre 380 esperti, sollecita i governi ad “intensificare gli sforzi per consentire l’accesso ai servizi generali e ad investire in programmi specializzati per sbloccare il vasto potenziale delle persone con disabilità.
“La disabilità è parte della condizione umana”, ha detto il direttore generale Margaret Chan, durante la cerimonia nella sede delle Nazioni Unite illustrando la sua relazione. “Quasi ognuno di noi sarà temporaneamente o permanentemente disabile a un certo punto della propria vita”.
Etienne Krug, uno specialista OMS disabilità, ha sottolineato come siano proprio le barriere la causa della disabilità, barriere che la società erige per le persone con disabilità, barriere come lo stigma, la discriminazione, la mancanza di accesso ai servizi sanitari e servizi di riabilitazione o problemi di accesso al trasporto, agli edifici ed ai servizi di informazione.
Il famoso fisico teorico inglese Stephen Hawking, che soffre di sclerosi laterale amiotrofica (SLA), ha detto tramite un video: “Abbiamo il dovere morale di rimuovere le barriere alla partecipazione delle persone con disabilità, e di investire fondi e competenze sufficienti per sbloccare il loro grande potenziale. Spero che questo periodo storico segnerà un punto di svolta definitvo per l’inclusione delle persone con disabilità nella vita delle loro società. “
La relazione raccomanda i governi ed i loro partner per lo sviluppo, di fornire alle persone con disabilità l’accesso a tutti i servizi tradizionali, investire in programmi e servizi specifici per le persone con disabilità che sono in situazione di bisogno, e adottare una strategia nazionale sulla disabilità. Inoltre, i governi “dovrebbero lavorare per aumentare la consapevolezza e la comprensione della disabilità, senza dimenticare un aspetto ineludibile: che le persone con disabilità dovrebbero essere consultate e coinvolte nella progettazione e nell’attuazione di tali sforzi “.
Il Rapporto, 300 pagine suddivise in 45 sezioni, costituisce una base importantissima sulla quale molti Paesi potranno basarsi nel sviluppare le proprie politiche sul Tema della Disabilità. Quasi 150 paesi e organizzazioni regionali infatti, hanno firmato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (CRPD), e oltre 100 l’hanno ratificata, impegnandoli giuridicamente a rimuovere le barriere in modo che le persone con disabilità possano partecipare pienamente alla loro società.
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