ATTIVAMENTE SAN MARINO. Capire per partecipare: l’accessibilità dell’informazione è un diritto di tutti

Saper leggere un referto medico, comprendere un modulo amministrativo, conoscere i propri diritti, capire come e dove votare: sono tutte azioni che presuppongono una condizione fondamentale, poter accedere alle informazioni in modo chiaro, comprensibile e autonomo.

Eppure, ancora oggi, molte persone, in particolare quelle con disabilità o con bisogni comunicativi complessi, incontrano ostacoli quotidiani nel reperire e comprendere le informazioni pubbliche, siano esse legate alla sanità, ai servizi sociali, all’istruzione o alla partecipazione democratica.

Una società davvero inclusiva non può accettare che la comprensione delle informazioni istituzionali dipenda dalle capacità cognitive, sensoriali o linguistiche di ciascuno. Dal nostro punto di vista, rendere accessibili le informazioni non è solo un atto di trasparenza, ma un principio di giustizia e di uguaglianza.

La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD), ratificata anche dalla Repubblica di San Marino, agli Articoli 2, 9, 21 e 24, afferma chiaramente che la comunicazione deve essere garantita a tutti attraverso i mezzi più appropriati.

A differenza dell’Unione Europea, dove la Direttiva (UE) 2016/2102 e in Italia la cosiddetta “Legge Stanca” impongono agli enti pubblici di garantire l’accessibilità dei propri siti web e delle applicazioni mobili, la Repubblica di San Marino non dispone ancora di una normativa specifica in materia. Tuttavia, allinearsi a questi principi rappresenterebbe un passo importante verso una pubblica amministrazione più inclusiva e moderna, capace di rispondere ai bisogni di tutte le persone, nel rispetto della CRPD.

Questi principi valgono in ogni ambito della vita civile. Nel settore sanitario, ad esempio, un linguaggio troppo tecnico o documenti privi di alternative visive possono rendere incomprensibili le scelte più delicate per la propria salute. Nel mondo del lavoro o della scuola, un’informazione non accessibile può trasformarsi in esclusione.

E lo stesso vale per la partecipazione politica.

Il prossimo 23 novembre, la cittadinanza sammarinese sarà chiamata a eleggere le nuove Giunte di Castello. Anche in questa occasione, si può osservare come alcune informazioni ufficiali relative al voto, modalità, procedure e materiali informativi, non siano sempre pienamente accessibili o comprensibili da parte di tutti.

Il diritto di voto, attivo e passivo, rappresenta uno dei momenti più alti della partecipazione democratica, ma perché sia davvero universale è indispensabile che ogni persona possa comprendere ciò che riguarda il processo elettorale, senza barriere linguistiche, sensoriali o cognitive.
Rendere le informazioni sul voto chiare, leggibili e accessibili significarafforzare la democrazia stessa. A ciò si aggiungono le raccomandazioni di organismi internazionali, come l’ECRI (European Commission against Racism and Intolerance), che sollecitano i Paesi membri a rimuovere ogni barriera che ostacoli la partecipazione civica e democratica delle persone con disabilità.

Per questo, riteniamo che l’accessibilità dell’informazione sia una responsabilità collettiva e un obiettivo di civiltà.

L’Associazione, in questa prospettiva, pur disponendo già di un sito web che rispetta le regole di accessibilità (www.attiva-mente.info/accessibilita), è consapevole che la strada verso una piena accessibilità è un percorso continuo, fatto di impegno costante e miglioramento. Anche noi, nonostante l’attenzione e la buona volontà, non siamo sempre perfetti o puntuali, ma crediamo che la cosa importante sia continuare a provarci.

In quest’ottica, stiamo lavorando affinché presto i nostri contenuti e comunicati pubblicati sul sito possano essere anche ascoltati, offrendo così una forma ulteriore di accessibilità a chi preferisce o necessita di una fruizione audio.

Intendiamo, inoltre, intraprendere un percorso, anche formativo, per dotarsi di una licenza d’uso dei simboli della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) e per adottare il linguaggio Easy Read, secondo le linee guida europee definite da Inclusion Europe.
Ciò permetterà di offrire, quando necessario, materiali in formati simbolici e testuali semplificati, favorendo la comprensione da parte di tutte le persone, indipendentemente dalle loro abilità comunicative o cognitive.

Rendere accessibili le informazioni significa riconoscere la dignità e la piena partecipazione di ogni cittadino.

Capire, prima ancora di votare, scegliere, in definitiva partecipare, è il primo diritto di una persona libera.

Il Consiglio Direttivo di Attiva-Mente (Comunicato stampa)