
(ANSA) – SANT’ANNA ARRESI, 12 MAG – “Basta esercitazioni: i
poligoni militari sardi devono essere riconvertiti in chiave
turistica”. E’ il messaggio che è arrivato dal collettivo di A
Foras, che si batte da anni contro quella che definisce “l’occupazione militare della Sardegna”. In un incontro con la
stampa organizzato proprio davanti all’accampamento dei militari
Nato a Capo Teulada impegnati nella Noble Jump 2023 e nel giorno
clou dell’esercitazione, gli attivisti hanno annunciato che
attenderanno la fine di tutti i giochi di guerra per organizzare
una manifestazione il 2 giugno a Cagliari, per la Festa della
Repubblica.
“Siamo qui per protestare contro la mega esercitazione della
Nato, che ha portato nella nostra Isola migliaia di militari con
lo spiegamento enorme di mezzi e il bombardamento di ampie
porzioni del poligono di Teulada, anche di quelle aree non
sopposte normalmente a esercitazioni di tiro a fuoco – spiega
Pierluigi Caria di A Foras – Vediamo la nostra terra diventare
sempre più strumento per la guerra, mentre invece bisognerebbe
andare verso un utilizzo in chiave turistica che porterebbe un
ricavo più alto rispetto a quel poco che arriva dalle manovre
militari” La scelta della manifestazione il 2 giugno – questa sera a
Cagliari ce ne sarà un’altra organizzata però solo da Sardinnia
Aresti – è stata fatta per “denunciare che la guerra non viene
fatta solo all’interno dei poligoni e non solo quando c’è
l’attenzione di tutti i media sulla nostra isola, ma una
grandissima percentuale del nostro territorio, anche cittadino,
è occupata militarmente per tutto l’anno”. Da qui la decisione
di organizzare un corteo “pacifico e gioioso” a Cagliari attorno
alla Sella del Diavolo, da Marina Piccola a San Bartolomeo.
Appuntamento alle 18 per un percorso di poco meno di due
chilometri nei tratti di strada normalmente aperti alla
circolazione in mezzo alle caserme e servitù militari. (ANSA).
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