
La pandemia ha penalizzato le attività culturali dal vivo e le attività connesse alla fruizione del patrimonio storico-culturale regionale, che nel 2019 ha generato circa 5,6 miliardi di euro (quasi il 4% del totale dell’economia regionale) e nel 2020 ha registrato una contrazione del -7%.
Questo dato viene nel 2021 è risultato in crescita del +8,1%, con un ulteriore incremento stimato nel 2022 pari a un +6,2% rispetto all’anno precedente.
Ma l’emergenza Covid ha inciso meno sul settore dei media e dei servizi creativi. E tra i settori che più di altri hanno vissuto una fase di forte crescita si inserisce sicuramente l’industria dei videogiochi dove l’Emilia-Romagna si posiziona come seconda regione in Italia per numero di studi di sviluppo di videogiochi.
È quanto emerge da due rapporti dell’Osservatorio “Cultura e Creatività”, che monitora lo stato e le dinamiche delle imprese che operano in ambito culturale in regione.
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