È un vero e proprio terremoto quello che si sta vivendo all’interno del governo austriaco guidato da Sebastian Kurz. Tutto nasce da un’inchiesta di due giornali tedeschi, il Süddeutsche Zeitung e il Der Spiegel, che hanno pubblicato alcuni video girati con una telecamera nascosta e risalenti ad alcuni mesi prima delle elezioni del 2017. Nelle immagini, si vedono il vice-cancelliere Heinz-Christian Strache – allora soltanto leader del partito di estrema destra Fpo – e il parlamentare Johann Gudenus, a Ibiza, mentre offrono contratti pubblici e favori a un presunto oligarca russo in cambio di aiuti alla campagna elettorale.
Strache e Gudenus sembrano impegnati a parlare con una donna che afferma di essere la nipote di un fantomatico oligarca e dice di essere pronta a investire 250 milioni di euro in Austria. Ovviamente denaro nero. In quel momento, le immagini mostrano il capo dell’Fpo promettere future commissioni statali in cambio di un eventuale aiuto economico per le elezioni. La trattativa prosegue poi con la spiegazione di inviare il denaro nero a un’associazione: unico strumento per evitare il controllo della Corte dei conti. Ma non solo: nel video, Strache suggerisce anche che il fantomatico magnate russo acquisisca una quota del quotidiano Kronen Zeitung per sostenere le formazioni sovraniste.
Insomma: la trappola è stata perfetta e nessuno sa chi sia stata ad orchestrarla. Ma è chiaro che adesso colpirà inevitabilmente il governo di Kurz, il quale attende le dimissioni del vice cancelliere. Ieri, non appena saputo dei video, il cancelliere ha convocato una riunione d’emergenza di tutto il governo che si è protratta fino a tarda notte. Lì è arrivata la decisione di non proseguire ulteriormente i suoi rapporti con Strache, di fatto mettendo a serio rischio la coalizione conservatrice-sovranista che governa l’Austria. Secondo l’agenzia austriaca Apa, i due leader si riuniranno alle 11 a Vienna nella sede del governo per discutere della situazione. Ed è molto probabile che Strache rassegni le sue dimissioni, anche perché le opposizioni sono sul piede di guerra e anche all’interno del partito di Kurz in molti chiedono la testa del leader nazionalista. E adesso, il rischio di elezioni anticipate proprio alla soglia delle europee è un pericolo non così remoto che rischia di mettere in serio pericolo la tenuta non solo del governo, ma anche di una certa alleanza in chiave europea fra destre. E l’idea che ci sia una regia molto precisa dietro questi video e dietro la trappola ordita contro Strache non può non essere considerata una mera congettura. Un finto oligarca russo, un leader della destra austriaca e un video fatto uscire dopo due anni proprio prima delle elezioni europee: impossibile parlare di casualità.
Strache si dimette
Le dimissioni di Strache sono poi arrivate ufficialmente alle 12:30, dopo una riunione di più di un’ora con Kurz. Ora a Vienna si teme c e questo possa avere ripercussioni gravissime sulla tenuta del governo ma anche sul fronte elettorale sia in vista delle elezioni anticipate che potrebbero tenersi, sia in vista delle prossime europee del 26 maggio.