Lei, una 25enne riminese, non riesce ancora a dimenticare quella maledetta notte di Ferragosto quando uno sconosciuto, di nazionalità marocchina, l’afferrò alle spalle mentre era in spiaggia con amici e tentò di violentarla. E ieri mattina Rachid Karafi, 40 anni, residente in un piccolo comune della provincia di Cuneo, (difeso dall’avvocato Mirco Renzi) è comparso davanti al gup, Fiorella Casadei, per rispondere di tentata violenza sessuale. L’uomo ha scelto di patteggiare una pena a due anni congiunta all’obbligo di dimora nel comune piemontese e all’obbligo di firma quotidiana. Così, dopo aver trascorso cinque mesi in carcere dall’agosto scorso, subito dopo la sentenza, il nordafricano è tornato libero, seppur con tutte le limitazioni che il giudice gli ha imposto. La studentessa riminese, che si era costituita parte civile con l’avvocato Monica Gabrielloni, e puntava ad ottenere una condanna con pena restrittiva, non ha voluto commentare la sentenza, cercando solo di dimenticare e mettere centinaia e centinaia di chilometri tra lei ed il suo aggressore. (…) Il Resto del Carlino