Un residente argentino, secondo la sua versione, dopo una lite col suo avvocato è stato insultato e minacciato dal suo avvocato sammarinese.
E’ successo ieri di fuori del Centro Atlante e la ricostruzione della vicenda è ora al vaglio della gendarmeria dove l’uomo ha depositato querela nei confronti del legale.
Secondo quanto dice l’argentino residente a San Marino la lite è iniziata per via del mancato pagamento degli onorari dell’avvocato da parte dell’argentino.
Il rapporto si sarebbe interrotto prematuramente e l’uomo non avrebbe pagato l’avvocato, che non si era poi potuto rivalere neppure del pignoramento dei beni in quanto l’uomo risulta “nulla tenente”.
Da qui la forte ira del legale.
Ma ecco come sono avvenuti i fatti ricostruiti dall’argentino, come si può leggere dal verbale.
“All’interno del Centro Atlante mi sono incrociato con l’avvocato, il quale ha cominciato ad insultarmi, ma io ho continuato la mia strada ignorandolo e non ho risposto alle sue provocazioni dirigendomi verso l’uscita quando poi sono salito in auto, lui mi ha seguito e mi ha intimato di abbassare il vetro e poi ha iniziato ad urlare e minacciarmi, dicendomi che mi avrebbe fatto fuori se non pagavo gli onorari che gli dovevo. Io gli ho risposto che se li doveva far pagare dalla controparte in quanto avevo vinto la causa e che se continuava a minacciava sarei andato dalla gendarmeria poi lui si è infilato nel sedile del passeggero e mi ha invitato ad andarci insieme dalle forze dell’ordine. Dopo che gli ho intimato di scendere si è avvicinato al mio finestrino, che era aperto, e mi ha sputato colpendomi sul braccio, e dicendomi di tornare nella pampa. Inoltre con una chiave, che aveva in mano insieme al telefonino, mi ha fatto tre graffi sulla carrozzeria. A quel punto sono sceso e gli ho dato una spinta per allontanarlo”.Questa la versione del cliente, ora la Magistratura ascolterà l’avvocato anche sentendo i vari testimoni presenti e le immagini del Centro Atlante.