Avvocato sammarinese si fa pagare quasi 10.000 euro per consulenze pre-causa

Per una causa collettiva, l’avvocato ci impone incarichi “singoli” e presenta subito una fattura da 950 euro. A testa, però. Quasi 10mila euro senza mai arrivare in tribunale.

A lamentarsi è un lettore, che racconta la propria storia in una lunga lettera-sfogo inviata alle redazioni locali.

In sostanza, ritrovatosi, assieme ad altre nove persone, a dover richiedere lo sblocco di un cantiere edile sul quale sarebbe dovuta nascere la proprietà acquistata da lui e dai “compagni” di vicissitudini, si af?da a un legale. I dieci, assieme, chiedono di poter intraprendere una causa, in maniera collegiale.

L’avvocato, al momento della conferenza collegiale comunica di voler seguire la vicenda di ognuno di loro singolarmente. Loro protestano, chiedendo di procedere come gruppo e di procedere singolarmente solo ad avvenuto sblocco del cantiere, qualora qualcuno di loro avesse bisogno di tutela legale per scopi che vadano oltre quello del “collegio”.

Il tutto, ovviamente, anche per risparmiare sulle spese. “Abbiamo insistito – si legge – nel far capire che il problema esisteva sull’ intero cantiere e non sulle singole posizioni, nulla da fare. Per farla breve nel mese appena di settembre: due incontri collegiali in studio, un incontro singolo (tra l’altro non richiesto da noi ma esplicitamente dall’avvocato), un incontro fuori sede di due ore, acquisizione di carte, totale 950.00 euro a testa.

Moltiplicato 10 persone, un totale di 9.500 euro”. Il legale ha risposto alle polemiche, chiarendo che il conto era dettato dal tariffario. “Non solo dobbiamo lottare contro speculatori edilizi inadempienti ma veniamo anche vessati dai professionisti che sono solo ligi ad applicare tariffari, non tengono in minima considerazione le condizioni e le richieste dei clienti, portano a loro vantaggio le disgrazie altrui”, attacca.

In effetti, il tariffario parametra il costo della prestazione a quello del valore della controversia. Per valori compresi tra i 50mila e i 250mila euro, il tariffario prevede che il colloquio col cliente debba essere pagato tra i 150 e i 600 euro. Discrezionale, la scelta della cifra all’interno di quell’ampia forbice. È anche vero però che, gli incontri “collegiali” non devono essere pagati dieci volte, secondo quanti sono i membri del gruppo, ma una volta sola, suddivisa tra i componenti. Ad esempio: se il colloquio collegiale, balza in fattura al costo di 600 euro, questa cifra dovrà essere divisa tra i 10 componenti e quindi gravare su ognuno di loro per 60 euro, non di più. “Se siamo in un paese civile, e ci reputiamo gente corretta, professionale e diamo valore alla meritocrazia – conclude – facciamoci pagare per il risultato ottenuto ed equamente valutato e non per il semplice fatto di essere membro di una ‘casta’ ben abbarbicata all’interno di un maniero costruito ad arte”.

SAN MARINO OGGI