
Azimut Holding supera gli obiettivi 2022 nonostante il contesto di mercato complesso con un significativo miglioramento della qualità dei ricavi. Si stima che le commissioni di performance contribuiranno al massimo tra il 5% e il 10% dei ricavi totali, mentre il resto deriverà dalle commissioni ricorrenti. Nel dettaglio i ricavi totali ammontano 1.287 milioni (rispetto a 1.449 milioni nel 2021). Le commissioni di gestione ricorrenti ammontano a 1.098 milioni (rispetto a 966 milioni nel 2021), in aumento del 14% grazie alla crescita dei ‘total assets’ e l’introduzione del nuovo ‘pricing’ a partire da aprile scorso.
Ciò nonostante, i ricavi totali scontano un minore contributo delle commissioni di performance dei fondi comuni di investimento e dei prodotti assicurativi. L’utile netto ammonta a 402,3 milioni (605 milioni nel 2021) superando l’obiettivo fissato per l’anno nonostante il minor contributo delle commissioni di performance rispetto all’anno precedente e l’aumento dell’aliquota fiscale nel 2022. La raccolta netta è stata di 8,5 miliardi, di cui circa la metà (4,3 miliardi) è stata indirizzata in prodotti di risparmio gestito. Il dividendo proposto è di di 1,30 euro per azione.
Sono inoltre confermati gli obiettivi (in condizioni di mercato normali) per quest’anno di 450 milioni di utile netto e 6-8 miliardi di raccolta netta. Per il 2024 di 500 milioni di utile e 15% masse gestite nei ‘private markets’.
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