
Vinta per 105-98 (nell’articolo allegato trovate la cronaca) su una Spagna che faceva paura, molta paura soprattutto dopo la prova di forza con cui aveva letteralmente asfaltato la Turchia, capace di batterci per soli due punti nella gara d’esordio.
Gallinari, Belinelli e Bargnani: 74 punti in tre, tanto per gradire, tanto per gridare al mondo che forse, a giocare nell’Nba, qualcosa si impara. Che può capitare di non giocare bene, soprattutto quando ci si deve adattare a ruoli e minutaggi cui non si è abituati, ma che alla fine quando serve davvero si capisce per quale motivo i veri padroni del basket, quelli che stanno dall’altra parte dell’Oceano, hanno deciso di chiamarli alla corte di chi gioca su un altro pianeta.
Gallinari 29 punti, Belinelli 27, Bargnani 18: questo, alla fine, dice il tabellino. E Bargnani, da molti declassato nei giorni scorsi da “Mago” a prestigiatore di provincia, ha chiuso con il miglior plus/minus tra tutti gli azzurri. Scusate se è poco, ma di fronte aveva “solo” Gasol.
Adesso vedremo come verranno dipinti Belinelli e Bargnani, sbeffeggiati prima dell’avvio dell’Europeo e addirittura ribattezzati da qualcuno “Bed&Breakfast” per la loro incapacità a giocare in Europa, dopo aver disimparato negli States. Chiamiamoli come ci pare, ma teniamoceli stretti. Se hanno disimparato così bene è un’esperienza da ripetere.
Tutta la squadra è andata benissimo: da Hackett a Cinciarini, da Aradori a Gentile, a Cusin. Forse stimolata dall’aver perso il capitano, quel Gigi Datome che di questa squadra rappresenta forse più di tutti l’anima e il collante. Gli azzurri hanno giocato anche per lui: tutti, anche gli Nba. Hanno semplicemente realizzato la partita perfetta, con sole tre palle perse nell’intero match. Hanno difeso alla morte, come mai avevano fatto finora. Hanno vinto, contro ogni pronostico che era stato dipinto a tinte fosche.
È vero, si tratta di un tassello e non di un traguardo: già questa sera dovremo sfidare i tedeschi in una partita che potrebbe essere decisiva per il nostro cammino in questa manifestazione. Ma la gara di ieri sera contro la Spagna ha dato un verdetto importantissimo. Gli azzurri ci sono, tutti. Gli altri hanno centri grossi come montagne e playmaker veloci come levrieri. Noi dobbiamo arrangiarci con un pacchetto di esterni straordinari e con la ciligina sulla torta dei “nostri” Nba. Teniamoceli stretti, ripeto, e che il Dio dei canestri ce li conservi. Possibilmente in forma come ieri sera.
FONTE: GAZZETTA DELLO SPORT