Stavolta brucia. Il Cagliari perde ancora a San Siro contro il Milan (e questa non sarebbe una novità), ma gioca, lotta, si dimostra vivo e si arrende soltanto a un episodio fortuito a tre minuti dal 90’. Finisce 1-0, gol gol di un Bacca che non vedeva la porta da mesi e che sino ad allora non aveva toccato palla. Ma i rossoblù, nella giornata in cui le ultime tre della classifica restano immobili, dimostrano che la salvezza non sarà mai un problema se l’atteggiamento sarà questo.
L’avvio è tutto del Milan, perché i rossoblù sembrano intimoriti dal contesto. Montella chiama il pressing sino al limite dell’area rossoblù e il Cagliari non ha vita facile. Chi deve impostare è costretto ad azioni in spazi ridottissimi oppure a lanci lunghi; chi riceve non può permettersi stop meno che perfetti, pena la perdita immediata del possesso di palla. Però i minuti passano e, a parte un gran numero di calci d’angolo, i rossoneri non segnano e inquadrano lo specchio solo in due occasioni, senza sorprendere Rafael.
Nella ripresa l’atteggiamento del Cagliari è esemplare. Chiusure ordinate, possibilità di ripartenze ben sfruttate, belle uscite dal pressing e almeno tre o quattro opportunità da gol costruite, compresa una rete giustamente annullata a Isla.
Negli ultimi 10 minuti, dopo che Rastelli aveva provato anche a vincere inserendo Borriello e Joao Pedro, Montella mette la terza punta Lapadula ed è proprio l’ex pescarese che, dopo un rimpallo fortuito, da terra serve a Bacca una palla che neppure lui può sbagliare.
Nel finale con il Cagliari proteso in avanti, contropiede di Bacca e fallo di Bruno Alves che, espulso, salterà la partita contro il Genoa domenica alle 12.30 al Sant’Elia. Il danno e la beffa. Unione Sarda