Rivisitare i costi di gestione e le tariffe sui servizi erogati allo Stato, provvedere a un piano di conversione del personale che non escluda un ridimensionamento degli stipendi questi alcuni degli obiettivi che il futuro presidente di Banca Centrale dovrebbe perseguire, attraverso il mandato della politica.
Importantissimo è capire se il buco di bilancio è di 3 milioni e 300.000 euro come riportato nella bozza presentata da qualche giorno agli azionisti, e come ha ben scritto, primo tra tutti, il noto editorialista della Voce Erasmus ”Bilancio Banca Centrale, spese pazze: Stipendi schizzati a 7 milioni e 800.000 (+200.000 euro rispetto a 2014). Perdita di oltre 3 milioni di euro. dove ipotizzava la perdita per la gestione 2015 di oltre 3 milioni. Leggiamo: ”ha ricevuto dallo Stato oltre 2.800.000 per tenere la tesoreria senza riconoscere nemmeno qualche spicciolo sulle somme gestite insieme alla riserva obbligatoria delle Banche . Pensate che Banche, Assicurazioni, finanziarie Sammarinesi, hanno pagato come “oneri di vigilanza” per il mantenimento del carrozzone, qualcosa come 2.300.000. Senza poi tener conto dei ricavi derivanti dalle somme investite (all’estero mi si dice). La grande voce delle spese è rappresentata dagli oneri del Personale che ammontano a 7.800.000 euro e con un bell’aumento di 200.000 euro in più rispetto all’anno precedente. Poi consulenze e costi astronomici come i 450.000 euro spesi per la “centrale rischi” che per ora sembra avere un solo rischio: quello di essere costata davvero troppo . Il bello però, per un lettore attento, sta nella lettura dei bilanci 2013 e 2014, dove il risultato si è ottenuto con un’ ardita ingegneria di bilancio che ha scaricato, un fondo rischi che si trovava appostato negli esercizi precedenti. In poche parole Banca Centrale è in rosso fin dal 2013 senza che nessuno abbia mai trovato nulla da ridire cercando riduzioni di costi, razionalizzazione delle risorse, o una cura di rigore e di trasparenza. Banca Centrale vede lo stato azionista al 70 % e le Banche Sammarinesi per il residuo 30 %. Significa che allo Stato, Banca Centrale quest’anno costerà qualcosa come 5.000.000 di euro fra perdita e costi pagati per la gestione di tesoreria. A nessuno viene in mente che se la tesoreria fosse appaltata alle Banche Sammarinesi forse le stesse offrirebbero condizioni e servizi ben migliori pur d’accaparrarsi le ingenti somme della tesoreria . Pensate solo a quanto l’Azienda dei Servizi incassa per le utenze, ricevendo remunerazioni ridicole rispetto al mercato dei capitali.”
Lo Stato è azionista di Banca Centrale per il 67 per cento (!), – anche questa una cosa assurda che alcuni dei vigilati siano padroni del proprio controllore – quindi deve rispondere ai cittadini rispetto alla sua gestione e giustificare l’aumento dei costi. Lo farà? Ci saranno responsabili di questa malagestio? Oppure continueranno gli stipendi faraonici dei propri dipendenti?
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