BANCA CENTRALE ED I SUOI TASSI FUORI MERCATO

Le aziende autonome di Stato per legge devono operare tramite Banca Centrale, ma i tassi di interesse forniti sui conti sono davvero minimi. Una questione emersa con chiarezza la settimana scorsa dopo che a lamentare qualche difficoltà era stata l’Azienda filatelica e numismatica nella conferenza stampa di presentazione del bilancio.

Ma non è solo l’Aasfn a segnalare il problema comune, anche le altre aziende autonome infatti hanno ben presente la questione e qualcuna oltre ad averlo segnalato da tempo alla propria segreteria di Stato di riferimento, l’ha segnalato anche a quella alle Finanze. In base ad una legge dello stato, infatti, tutte le aziende autonome devono servirsi esclusivamente con Bcsm ma ad accordarsi non sono le aziende direttamente, ma la segreteria di Stato alle Finanze.

Da Palazzo Begni fanno sapere che questo deriva da esigenze di sicurezza e operatività proprie del bilancio dello Stato, che ha bisogno di determinate garanzie, ma anche di controlli di legittimità sulle operazioni, ecc.. e quindi il servizio di tesoreria, che ogni paese ha, per San Marino viene gestito dagli uffici di via del Voltone. La rinegoziazione della convenzione è triennale, e la prossima, spiegano dal Begni, si terrà nel 2012.

Solo allora quindi si potrà eventualmente intervenire sulla questione della gestione di conti e tassi, alla luce anche della riforma in atto nella Pa che consentirà maggiori auto- nomie agli uffici pubblici.

Ma intanto il problema dei tassi “allo zero virgola”, resta. Da alcune aziende autonome fanno notare che anche in Banca d’Italia, nei pochi casi