Banca Kovanica, sammarinese al comando. L’intervista al Presidente e Amministratore Delegato del Consiglio di Gestione Nicola Ceccaroli

Intervistiamo il Dott. Nicola Ceccaroli, sammarinese doc, laurea con lode presso l’Università Bocconi ed esperienza ventennale presso imprese bancarie e non bancarie in Italia e all’estero, attualmente Presidente e Amministratore Delegato del Consiglio di Gestione di Banca Kovanica, società di diritto croato controllata quasi interamente da Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino.
Buongiorno Dott. Ceccaroli lei è forse l’unico sammarinese che occupa ruoli dirigenziali all’estero nel settore bancario. Da quanto tempo è ai vertici di Banka Kovanica, unica banca di diritto UE di proprietà sammarinese?
Ho assunto la presidenza della controllata di Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino a inizio 2014: allora la piccola banca con quartiere generale a Varaždin e filiali nelle primE dieci città croate era dipinta come il “brutto anatroccolo”, afflitta da una strategia confusa, inefficienze operative e risultati economici negativi. Nel rispetto delle linee guida e indirizzi della capogruppo, un fattore di successo per il risanamento e rilancio di impresa è stata l’autonomia gestionale e la responsabilizzazione del Management, per cui esprimo alto ringraziamento per la fiducia accordata agli amministratori presenti e passati.

Che fine ha fatto il brutto anatroccolo? La discontinuità manageriale ha fatto leva su una riduzione dei costi del 40% e la focalizzazione nel credito al consumo (cessione del quinto). Nel 2018 il brutto anatroccolo è diventato un cigno, collocandosi ai vertici del campione di piccole banche in termini di redditività dei mezzi propri, con indice ROE ante imposte in doppia cifra. Parimenti, la Banca esprime una elevata qualità del credito, con un indice NPL netto inferiore al 3%.

Ci descriva brevemente la mission della Banca.
Il posizionamento competitivo riflette due vantaggi chiave: personalizzazione del servizio e velocità di risposta. Nelle grandi banche il cliente è spesso trattato come un numero nell’ambito di processi meccanizzati. Per esempio, nel credito al consumo vi sono clienti con idoneo merito creditizio classificati come “non prime” (vd. pregresso
scaduto), anche se tali eventi possono essere inquadrati nella storia creditizia di una persona, come la temporanea perdita di lavoro, una carta di credito scaduta o una mancata utenza.
Tali persone non soddisfano i sistemi di scoring automatizzati e sono spesso esclusi dalle cd. banche mainstream. Nel settore imprese Banka Kovanica si focalizza nel finanziamento del capitale circolante delle PMI: la Banca opera anche nel finanziamento per investimenti a medio e lungo termine, ma l’area di specializzazione è il breve termine nel quale eccelle (anticipi fatture, fin-export, etc.): non solo i prezzi sono trasparenti e competitivi, ma il finanziamento può essere erogato in meno di 48 ore.

La banca genera utili ed è in continua espansione. Il 2019 si è concluso con utile ante imposte di €2,4 milioni. Può ritenersi soddisfatto.
Nonostante le piccole dimensioni, la Banca esprime una redditività del capitale elevata e crescente, con un indice ROE ante imposte pari a 14,1% nel 2019 (10,4% nel 2018), quasi doppio rispetto alla media delle banche nell’UE. In generale, i tradizionali modelli bancari sono da anni sotto pressione, dal perdurare di tassi eccezionalmente bassi alla riduzione dei margini da servizi, particolarmente nell’era della nuova direttiva dei sistemi di pagamento (PSD2). Le grandi banche beneficiano di economie di scala, ma il confronto con le cd. Big-Tech appare impari: per citare due esempi, la divisione small-business Amazon Lending beneficia dell’ecosistema Amazon (la cui capitalizzazione di mercato supera di circa sei volte la prima banca statunitense, JPMorgan Chase); mentre le principali applicazioni di messaggistica dominano (WeChat, Tencent) o domineranno (WhatsApp, Facebook) i pagamenti digitali. Per quanto sopra, continuerà la marginalizzazione delle piccole e medie banche; dall’altro lato, talune banche minori potranno efficacemente competere a due condizioni: efficienza operativa ottimale (digitalizzazione dei processi interni) e specializzazione di prodotto o di mercato (cd. nichebanking), rispetto al modello di banca universale delle grandi banche.
La dotazione patrimoniale della Banca è coerente con gli obiettivi di crescita, nel rispetto dei stringenti requisiti di
capitale nella cornice di Basilea III?
I fondi propri sono in continuo aumento mediante l’autofinanziamento e la capacità di generazione di utili pone le basi sia per la crescita futura sia per la remunerazione del capitale. La Banca registra un coefficiente di adeguatezza patrimoniale totale superiore al 18%, con una soddisfacente riserva di capitale rispetto ai requisiti di secondo pilastro (Pillar 2), per quanto inferiore al valore medio del sistema bancario croato, che risulta tra i più capitalizzati in Europa (coefficiente di adeguatezza patrimoniale totale financo superiore al 25%). In accordo alle linee guida del socio, Banka Kovanica intende sia preservare adeguate riserve di capitale sia remunerare il capitale, anche mediante il pagamento di dividendi, peraltro vietati nell’emergenza pandemica a livello UE.

Il piano industriale dei prossimi anni cosa prevede?
Il piano industriale 2020 – 2023 prevede una crescita dei volumi unita al mantenimento di una profittabilità superiore alla media del sistema, nel rispetto del modello di impresa specializzato. La Banca è liquida e capitalizzata, nondimeno l’emergenza pandemica impone un aggiornamento del budget per riflettere assunzioni più conservative
in scenari di stress mai ipotizzati. In generale, la risposta di governi e banche centrali allo shock economico causato dalla pandemia di Covid-19 è stata straordinaria; in particolare, i fondi di garanzia delle PMI e le modifiche dei Regolamenti (UE) n. 575/2013 e (UE) 2019/876 intendono preservare la tenuta del settore bancario e prevenire fenomeni di cd. credit crunch. Dall’altro lato, la proroga delle sospensioni delle esecuzioni immobiliari e di altre procedure esecutive importa nuovi fattori di rischio nell’attività creditizia.
Inutile dire che il mantenimento di una efficienza operativa ottimale è una pre-condizione per competere: la tecnologia riveste un ruolo chiave e la scala di investimento in talune nicchie di mercato non è necessariamente preclusa alle banche minori. Per esempio, Banka Kovanica prevede il lancio di un portale domestico pioniere nel factoring digitale, per mutuare le migliori pratiche Fintech e le opportunità riconnesse alla fatturazione
elettronica
Il sistema bancario croato come è composto?
Le prime cinque banche croate di proprietà italiana (UniCredit e Intesa San Paolo), austriaca (Erste e Raiffeisen) e ungherese (OTP) detengono una quota di mercato superiore all’80%, a conferma di un sistema relativamente concentrato. In media, il sistema è liquido, capitalizzato e con una discreta profittabilità e qualità del credito. Le moratorie sui finanziamenti bancari e altre misure oggetto di concessioni nell’emergenza pandemica in accordo alle linee guida EBA e nazionali (anche in risposta al terremoto dello scorso marzo), ammontano al 10% delle esposi- zioni totali e 20% degli impieghi totali; ma data l’elevata capitalizzazione Banca Nazionale Croata non prevede rischi sistemici.
Veniamo un po’ a noi. Come si vive in Croazia e la lingua croata è facile da imparare?
Tutti i sammarinesi sono legati al paese adriatico che ha dato i natali al Santo Fondatore della Repubblica di San Marino. La capitale Zagabria è sicura e offre una apprezzabile qualità della vita, ma il croato è ostico e la diffusione dell’inglese, nonché dell’italiano nella regione istriana, complica l’apprendimento della lingua slava da parte di un espatriato. Dal punto di vista istituzionale e economico la Croazia ha un notevole potenziale per colmare il diffrenziale rispetto ad altri paesi dell’Europa centro orientale (es. Repubblica ceca) e l’accesso ai Fondi europei, unitamente al programma di convergenza per l’adesione all’Eurozona, supportano l’azione di riforma delle au-
torità politiche e monetarie. Il turismo è un comparto chiave incidente per circa il 20% del PIL nazionale; nell’ambito del dominante settore dei servizi, nondimeno il paese registra una crescente innovazione, con una forza lavoro qualificata e multilingua. Per esempio, quest’anno la Croazia ha annoverato la nascita del primo cd. unicorno
(start-up con un miliardo di dollari di capitalizzazione), operante nel settore delle telecomunicazioni.
Voglia di tornare professionalmente a casa?
A questa domanda farei rispondere mia moglie e alle mie due figlie.
La RepubblicaSM