
(ANSA) – MODENA, 30 NOV – Biagio Passaro, fra i leader del
movimento ‘Io apro’ contro le chiusure durante il lockdown,
imprenditore nel settore della ristorazione originario di Napoli
e residente a Castelfranco Emilia (Modena), è stato arrestato
questa mattina dalla Guardia di Finanza con le ipotesi di reato
di bancarotta fraudolenta, indebita percezione di erogazioni
pubbliche e autoriciclaggio.
Passaro era già stato arrestato perché identificato fra i
protagonisti dell’assalto alla sede della Cgil di Roma avvenuto
nell’ottobre del 2021. L’indagine, coordinata dalla procura
della Repubblica di Bologna e condotta dalle Fiamme gialle di
Modena ipotizza che gli indagati (altri quattro, oltre a
Passaro), amministratori di una società dichiarata fallita nel
settembre 2020, abbiano sottratto alla disponibilità della
procedura fallimentare i libri, i registri e le altre scritture
contabili previste dalla legge, nonché distratto dalle casse
sociali oltre 660mila euro, in gran parte utilizzati per fini
personali, causando il dissesto della società e un passivo
fallimentare di oltre 1,4 milioni di euro: debiti nei confronti
di dipendenti, Erario e fornitori.
Inoltre sempre ai cinque indagati sono contestate operazioni
di autoriciclaggio per 150mila euro, attraverso reati
fallimentari contestati in altre attività economiche. Infine i
cinque avrebbero sistematicamente percepito contributi pubblici
erogati a fronte delle difficoltà economiche provocate dalla
pandemia: mediante la formazione di documentazione e dati falsi,
avrebbero ottenuto indebitamente somme per mezzo milione di
euro. A Passaro, raggiunto da ordinanza di custodia in carcere,
sono stati sequestrati beni mobili ed immobili pari a 900mila
euro. (ANSA).
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte