Banche, Governo e sindacato ai ferri corti. Scarsa intesa nell’incontro di ieri a Palazzo Begni. Lunedì la Csu prenderà una posizione netta. Mobilitazione generale alle porte

Giuliano Tamagnini, Segretario Csdl

Tamagnini (Csdl): “In merito ad Asset Banca hanno detto che tra qualche giorno il commissaria- mento dovrebbe terminare”.

Ieri pomeriggio a Palazzo Begni, nel cuore delle Finanze di San Marino, si è svolto un nuovo incontro tra
i rappresentanti della Centrale sindacale unitaria e quattro segretari di Stato: Simone Celli (Finanze), Andrea Zafferani (Lavoro), Guerrino Zanotti (Interni), Renzi (Esteri) e Podeschi (Cultura).

Perno della discussione: il sistema bancario sammarinese. In particolare, il confronto si è concentrato su Asset Banca e Cassa di Risparmio.

Al termine dell’incontro, lo stesso segretario alle Finanze Simone Celli – raggiunto al telefono – ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Nell’incontro abbiamo condiviso con i rappresentanti sindacali i primi dati sull’assestamento di bilancio. Un primo e preliminare confronto in vista del progetto di legge sulla variazione di bi- lancio che andremo a fare tra giugno e luglio.

Inoltre, abbiamo affrontato la delicata questione del settore bancario, focalizzandoci su Asset e Cassa, in attesa di maggiori dati che emergeranno dall’audizione dei vertici di Bcsm lunedì prossimo in Commissione Finanze. Il confronto – conclude Celli – è stato sereno.

Tra qualche giorno abbiamo già previsto un altro incontro con i sindacati sempre sugli stessi argomenti”.

Di tutt’altro parere, invece, il segretario generale della Csdl Giuliano Tamagnini: “L’incontro è andato male, molto male. Il Governo continua a dire poco e niente.

Hanno parlato per delle ore ma di nuovo non c’è nulla. Hanno ricordato che Cassa andrà ricapitalizzata, anche in considerazione della svalutazione dei crediti deteriorati di Delta.

In merito ad Asset Banca hanno detto che tra qualche giorno dovrebbe terminare il commissariamento, senza però dire che fine farà. Celli ha avanzato tre ipotesi: o fallisce, o riparte da sola, o la rileva Cassa di Risparmio. Loro non lo dicono, ma io lo ribadisco: Asset verrà assorbita da Carisp.

Anche sui numeri dell’Aqr silenzio di tomba. Noi, invece, vogliamo e dobbiamo capire se è possibile recuperare i crediti, anche perché, inevitabilmente, i debiti delle banche ingrosseranno i debiti dello Stato. L’Asset quality review è terminata, ma -ci dicono – i dati emersi verranno comunicati solo con le singole banche.

Riguardo al famoso decreto che doveva garantire i 31 mln di euro del fondo pensioni inseriti dentro l’Asset della fideiussione non c’è nessuna traccia e nemmeno si parla della modifica che dovrà essere fatta alla legge di bilancio.

Senza fideiussione – sottolinea con forza – non c’è alcuna garanzia. Giovedì mattina alle 10 proseguiremo la discussione con il Governo in un nuovo incontro sul bilancio pubblico e il suo assestamento. Non sono per niente fiducioso.

Lunedì – conclude Tamagnini – la Csu uscirà con una nota stampa sulla quale, alla luce di quest’ultimo incontro, verrà presa una posizione netta”. Posizione che, probabilmente, preannuncia la già paventata mobilitazione generale.

Francesco De Luigi, La Tribuna