Banche pulite. Riflessioni…..di Marco Severini

L’arresto di Vendemini comunque la si pensi segnerà uno spartiacque tra quello che era prima e quello che avverrà in futuro, soprattutto nel settore finanziario sammarinese e, non solo.

Sgombriamo subito il campo da qualsiasi non corretta interpretazione di quello che scriverò; sono contrarissimo a qualsiasi associazione a delinquere, è giusto lottare e preservare San Marino da qualsiasi infiltrazione mafiosa, e non voglio assolutamente criticare l’operato del Giudice Vannucci, che ha fatto il suo dovere, ne quello del Tribunale, anche se in questo caso, sinceramente l’arresto del Direttore del Credito Sammarinese – prima volta a san marino per un alto funzionario del settore bancario e soprattutto per riciclaggio – risulta, a mio parere, eccessiva.

Eccessiva in quanto non c’era davvero la possibilità che Vendemini potesse fuggire, ne potesse appropriarsi dei denari di Barbieri essendo depositati in banca su un normale conto corrente a lui intestato.

Anche l’inquinamento delle prove è una ipotesi oltremodo remota, in quanto già da Giovedì sera si è provveduto a sequestrare molti documenti bancari e a clonare i computer della banca.

Singolare è l’arresto, anche perché chi aveva effettuato la segnalazione, all’Aif, del conto corrente intestato a Barbieri è stato proprio Vendemini.

Anche se effettivamente – questa è la verità – non all’apertura del conto corrente ma solo dopo il suo arresto, avvenuto nei primi mesi del 2011, prima del suo omicidio.

E’ anche la prima volta che dei magistrati italiani nel pieno delle loro funzioni sono venuti a San Marino ad assistere all’interrogazione di un detenuto ai cappuccini. E questo mi sembra davvero molto grave.

Sembra, ed è la sensazione di tutti, che si sia voluto dare un segnale all’Italia, di quelli forti; come per dire noi ci siamo! E siamo completamente a disposizione delle autorità giudiziarie italiane.

Una sorta di mani alzate, di arresa totale sperando che queste non ci facciano tanto male! E questo non è condivibile!

La collaborazione, a mio parere, ci deve essere ma non bisogna esagerare, e lo dico soprattutto alla politica.

Il mio totale e forte disappunto va appunto a questa classe che ha varato una norma che potesse permettere a dei magistrati italiani di entrare in Repubblica ed assistere ad un interrogatorio. Questo è inconcepibile e profondamente sbagliato; è il primo passo verso una futura colonizzazione del nostro Tribunale da parte delle toghe italiane. E’ una abdicazione della nostra sovranità!

Collaborazione si, e tanta ma invasione mai. Noi abbiamo i nostri giudici e dobbiamo usare quelli!

Eppoi il comportamento di Banca Centrale? Va bene ed è anche corretto il commissariamento del Credito Sammarinese, per opportune verifiche. Ma cosa c’entra la Polis Sa.? Eppoi perché mettere Faraone, che non è proprio un tecnico amministrativo, anche se bravissimo nel suo lavoro, per controllare i conti della banca?

Quindi questa nuova indagine parte già con molti dubbi e molte domande, che vanno ad unirsi a quelli del caso Smi, dove sembra si faccia di tutto per agevolare le autorità italiane anziché difendere con forza San Marino, il sistema bancario e finanziario ed i suoi clienti; anche perchè tutti sanno che se i nominativi dei correntisti saranno trasmessi all’autorità italiana, questi non potranno essere usati. Ma poi perchè inviarli tutti? Anche quelli non richiesti?

Come chiude Anna De Martino di NQ nell’editoriale di oggi, che mi vede stranamente d’accordo, ‘’Banche pulitie, porterà il Titano ad essere un protettorato italiano? I segnali ci sono tutti!’’

Con la politica pavida ed arrendevole che abbiamo questo sarà inevitabile.

La Svizzera ha fatto molto diversamente! E a quanto sembra i risultati li ha ottenuti. Ed io e molti votanti a San Marino siamo per questo secondo modo di fare.

Buona giornata!

Marco Severini – Direttore del Giornale.sm