
Non solo bandiera blu, anche bandiera verde, nonostante il Tap. Il litorale di Melendugno conferma la sua qualità ambientale ed è ormai evidente che il gasdotto non ha prodotto affatto il «disastro» che i grillini paventavano prima di andare al governo. «Spiagge a misura di bambine e bambini. Segno evidente che la presenza del Tap non ha offeso la qualità e la bellezza ambientale né bloccato o impedito la qualità turistica di quella Marina» ha scritto la copresidente di Italia Viva Teresa Bellanova, viceministro delle Infrastrutture. E pensare che su quest’opera gli esponenti del Movimento 5 Stelle aveva inscenato una mobilitazione incredibile, promettendo che – una volta al governo – l’avrebbero bloccata. Perfino gli Usa erano intervenuti auspicando che fosse portata a termine l’infrastruttura strategica – in tempi di crisi energetica si vede quanto. Ciò nonostante, anche ai tempi del governo giallo-verde, i grillini lavorano per mandare tutto all’aria. «Tap non avrà significativi vantaggi per l’Italia» diceva ancora nell’estate 2018 la ministra e parlamentare salentina Barbara Lezzi. Nel frattempo, in Regione, i 5 Stelle continuavano a dare battaglia, al punto di chiedere tutele ambientali speciali che giustificassero lo stop, e il governatore pugliese Michele Emiliano si appellava ad Alessandro Di Battista. «Ho bisogno del suo aiuto – diceva – Vorrei incontrarlo. Parlargli. Trovare una strategia comune». Obiettivo? Trovare un posto dove il gasdotto facesse «meno danni».
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