“Ma i problemi non si risolvono magicamente con un bando – avverte il Consigliere Giancarlo Venturini – occorre dotarsi di un modello organizzativo adeguato e dare attuazione alle norme esistenti. Stabilizzare prima i medici che ci sono già”.
E’ molto sentito il tema della fuga dei medici dall’ospedale di San Marino ed è per questo che ieri in aula è approdato un decreto che vorrebbe cercare di rappresentare un argine e una risposta. In pratica un bando internazionale darà la possibilità a medici anche stranieri di lavorare a San Marino con contratti a tempo indeterminato. “Un annuncio roboante – ha detto il Consigliere Iro Belluzzi riferendosi alle vicende bancarie – che ha già portato male al Paese una volta”.
Dello stesso avviso il Consigliere Giancarlo Venturini: “andrebbero prima risolte le condizioni di precariato dei medici che già operano qui senza illudere le persone che un bando possa magicamente risolvere le problematiche. Esiste già peraltro un fabbisogno che risale a due anni fa, prima occorrerebbe dotarsi di un modello organizzativo e dare attuazione alle norme in essere.
E impegnarsi soprattutto per favorire i nostri giovani affinché possano accedere alle scuole di specializzazione”. Per Elena Tonnini infatti attraverso i bandi si potrebbero creare discriminazioni fra i nuovi assunti con contratti a tempo indeterminato senza agire sulle attuali condizioni di precariato.
Marica Montemaggi di Civico 10 dal canto suo è convinta che saremmo sì in una situazione di emergenza che non sarebbe però diversa da quella vissuta anche da altri Paesi e soprattutto il problema legato alla fuga dei medici non sarebbe imputabile alle scelte portate avanti in questa legislatura.
Il decreto a suo parere andrebbe dunque nella giusta direzione di offrire una soluzione al problema. Non la vede così il Consigliere Stefano Canti che ha parlato di una situazione che sarebbe sfuggita di mano con medici che già operano e che non sono stabilizzati e costi altissimi per consulenze e collaborazioni.
Il Segretario Santi tentando di respingere al mittente le varie critiche fa sapere che ci si impegnerà anche sul tema del precariato e che si sarebbero soltanto accumulati piccoli ritardi. La RepubblicaSM