Il capo della polizia torna sulla vicenda del 30 marzo 2018, quando un gruppo di doganieri francesi fece un blitz in una sala della stazione di Bardonecchia
“Sono trascorsi due anni e attendiamo ancora risposte sulla questione di Bardonecchia“.
Queste le parole del capo della polizia, Franco Gabrielli, che è intervenuto durante la conferenza regionale sulla “Cooperazione internazionale di polizia” al Castello di Moncalieri a Torino. Gabrielli si riferisce all’episodio avvenuto a fine marzo 2018, quando cinque agenti delle dogane francesi hanno fatto irruzione armati in una sala della stazione di Bardonecchia, al confine tra Italia e Francia, e hanno costretto un migrante nigeriano sospettato di essere uno spacciatore a sottoporsi al test delle urine. Pressioni sul fatto sono arrivate anche da parte del procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo: “Alla base di tutti gli accordi c’è la cessione di sovranità, ma c’è anche qualche ruggine che dovrebbe essere superata. Un esempio? A Torino aspettiamo anche una risposta per sapere dei poliziotti francesi che vennero a Bardonecchia”, ha attaccato sempre durante la conferenza. Il Giornale.it