Baroni, contro l’Inter non basterà fare l’ordinario

(ANSA) – LECCE, 04 MAR – Il Lecce che si imbarcherà sul
charter destinazione San Siro per la gara di domani pomeriggio
contro l’Inter (con loro anche la formazione Primavera che
sempre domani sfiderà i pari età nerazzurri), avrà dalla sua il
calore di circa cinquemila sostenitori (sold out il settore
ospiti del Meazza), dopo che il Tar ha rigettato il
provvedimento del prefetto di Milano, aprendo definitivamente ai
sostenitori giallorossi la trasferta.
    “Non posso che essere contento, sia io che la squadra, per i
nostri tifosi e perché abbiamo sofferto tanto per poter giocare
in stadi importanti – ha detto il tecnico del Lecce Marco Baroni
nella consueta conferenza della vigilia – dobbiamo fare tesoro
dell’opportunità di avere i nostri tifosi ed è importante quello
che avviene all’interno del rettangolo di gioco”. Brucia ancora
la sconfitta casalinga con il Sassuolo, ma il calendario offre
una prova ancora più complicata contro l’Inter, che vuole
cancellare la sconfitta di Bologna: “La squadra sta bene – ha
sottolineato Baroni – e ci siamo preparati ad affrontare una
gara difficile e proibitiva. Abbiamo dalla nostra entusiasmo e
determinazione per giocare in uno stadio così prestigioso contro
una grande squadra a livello italiano e internazionale. L’Inter
non dipende da Lautaro, che è un giocatore pazzesco, ma
dispongono di una rosa straordinaria. Sono partite complicate,
difficili, ma è dentro queste difficoltà che c’è la sfida da
parte nostra. Troveremo un Inter super motivata, vengono da una
sconfitta e difficilmente squadre del genere sbagliano due
volte. Ma quando giochi n uno stadio come San Siro devi metterci
del tuo dal punto di vista dell’entusiasmo: e giocare questa
gara è una grande opportunità ed intendiamo coglierla”. Qualche
raccomandazione il tecnico l’ha data: “Prendere 3-4 reti a San
Siro è abbastanza facile, dobbiamo cercare di fare una partita
di compattezza e equilibrio. Sono queste le componenti per
limitare una squadra come l’Inter in casa loro. Il palcoscenico
di San Siro potrebbe inibire e mettere timore, ma dovremo
essere bravi a giocarci la partita con la nostra identità. Per
molti sarà la prima volta a San Siro, ma per tornarci tante
volte bisogna fare qualcosa di straordinario”. (ANSA).
   


Fonte originale: Leggi ora la fonte