La cronaca della partita
Rispetto a Gara 3, il Parma inserisce Monello come DH al posto di Astorri, mentre il San Marino recupera Angulo dopo la squalifica ma perde Pieternella, sostituito da Diaz. Già nel primo inning si registra una prima svolta della partita: con Gonzalez in prima dopo una base-ball e due eliminati, Concepcion guarda entrare il terzo strike e viene espulso per la successiva protesta. Il Parma si innervosisce e nell’immediato ne paga le conseguenze: Bocchi concede a Lino un profondo triplo in apertura di secondo inning, poi Proctor firma l’1-0 con un singolo al centro. Lo stesso americano, in terza dopo il singolo di Diaz e una scelta difesa, arriva a casa sul lancio pazzo di Bocchi, con Di Fabio nel box: l’instant replay determina che il battitore non viene colpito e convalida il punto del 2-0. Nel terzo, però, dopo due basi-ball, un singolo e un errore, ci pensa Alberto Mineo con un solo giro di mazza a cambiare di nuovo la partita e la serie: prima il capitano azzurro prende le misure con una lunga battuta che manca il territorio valido di pochi centimetri, poi colpisce in pieno il palo di foul a destra per il suo primo fuoricampo della stagione, un grande slam che riporta punteggio e inerzia dalla parte dei ducali. L’arrivo in base di Ascanio e Battioni, nella parte bassa del sesto inning, porta il San Marino a operare il cambio in pedana: Di Raffaele rileva Palumbo, ma dopo il sacrificio di Flisi viene accolto dal singolo da due RBI di Angioi, con il Parma che allunga sul 6-2. Da quel punto l’obiettivo principale del Parma Clima diventa spegnere sul nascere ogni tentativo di reazione del San Marino, compito che i ducali eseguono alla perfezione fino al nono inning, grazie soprattutto al perfetto lavoro di Scotti, che rileva Bocchi nel sesto e in tre riprese non concede valide, nè basi-ball. Ma come già successo più volte in questa incredibile serie, quando il sembra già scritto cambia ancora tutto, perchè il Parma si inchioda a pochi passi dal traguardo. A inizio nono inning Saccardi decide di sostituire Scotti con Santana e la mossa non porta gli effetti sperati: il secondo rilievo del Parma viene subito colpito duro dal fuoricampo di Proctor, e dopo la base-ball lasciata a Diaz viene a sua volta sostituito da Angioi, ultimo potenziale lanciatore, sebbene non di ruolo primario, a disposizione nel bullpen. Ma Celli legge alla perfezione il quarto lancio dell’ex Cagliari e lo rispedisce oltre la recinzione. A questo punto gli argini sono aperti e il San Marino non si ferma più: i titani riempiono le basi con un singolo, un errore e una base-ball, poi Lino, già autore del colpo scudetto in Gara 7 nel 2022, realizza il doppio che vale il sorpasso, reso ancora più pesante dalla volata di sacrificio di Angulo per l’8-6. L’ultimo sussulto del Parma è la valida di Gonzalez nella parte bassa del nono su Civit, inserito come closer da Bindi; ma la battuta in doppio gioco di Geraldo spegne le speranze del Parma e consegna al San Marino il tricolore.
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