
(ANSA) – BOLOGNA, 29 MAR – “Preoccupazione non solo per la
mancata approvazione da parte del Governo di misure specifiche
in tema di ristori” ma pure “per la generale sottovalutazione
degli enormi sforzi economici che le squadre della Serie A
stanno sostenendo in questa stagione per garantirle regolarità e
competitività” e la presa d’atto, “con soddisfazione della
volontà della Federazione Italiana Pallacanestro di affiancare
le società a livello politico nella loro fondamentale battaglia
per ricevere aiuti diretti e indiretti dal Governo”. E’ quanto
emerso nel corso dell’Assemblea dei club della Lega Basket di
serie A tenuta oggi.
Assise in videoconferenza durante la quale il presidente,
Umberto Gandini, ha illustrato la situazione relativa alle
richieste presentate all’Esecutivo in tema di ristori per le
spese sanitarie sostenute per l’attività agonistica e per la
carenza di liquidità generata dalla assenza di pubblico nei
palasport.
Nell’esprimere la loro preoccupazione le società hanno
rimarcato gli “sforzi che hanno pesantemente inciso sui bilanci
dei club costringendo le loro proprietà, oggi o nell’immediato
futuro, ad interventi straordinari per fronteggiare una
situazione di grave emergenza economico finanziaria.
A questo riguardo – si legge in una nota della Legabasket – l’Assemblea prende atto con soddisfazione della volontà della
Federazione Italiana Pallacanestro di affiancare le società a
livello politico nella loro fondamentale battaglia per ricevere
aiuti diretti e indiretti dal Governo, ma anche a valutare
insieme specifiche iniziative di settore che, come già avvenuto
da parte di altra Federazione, possano assistere i club a
trovare nel mercato strumenti idonei a consentire un almeno
parziale recupero dei costi affrontati in questa stagione, i cui
effetti si sentiranno anche in quelle prossime”.
Di fronte a questo scenario, concludono i club, “auspichiamo
quindi la adozione di adeguati supporti in grado di
salvaguardare e sostenere le società professionistiche per
continuare ad affrontare la emergenza sanitaria e proseguire la
propria attività, messa gravemente a rischio dalla perdurante
mancanza degli introiti da botteghino”. (ANSA).
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