Basket, Europei: Italia ko con la Serbia. Ottavi contro Israele

BASKET 1La sconfitta non fa male, perché il pass per gli ottavi di finale gli azzurri lo avevamo infilato nella tasca dei pantaloni dopo la vittoria con la Germania. Ma prendere più di 100 punti non fa comunque piacere. Anche se a rifilarli all’Italia è la Serbia vice campione del mondo, una squadra che non alza mai il piede dall’acceleratore, anche quando avrebbe tanti buoni motivi per farlo.
E qui si vede la mano di Sasha Djordjevic, uno che sul +20 manda a quel paese un suo giocatore per una difesa un po’ troppo molle. La Serbia vince la quinta partita su cinque chiudendo da dominatrice il gruppo B. L’Italia passa il turno come terza e sfiderà negli ottavi Israele, seconda qualificata del girone A. Appuntamento a Lille domenica alle 18:30.

Siamo dove volevamo essere. Ed è questo che questo. “La fatica si è fatta sentire, oltre a Datome (il capitano farà una nuova risonanza in Francia, non è escluso un clamoroso recupero, ndr) abbiamo dovuto rinunciare a Belinelli e avevamo in campo diversi giocatori con problemi fisici” spiega coach Pianigiani. “Dispiace perché avremmo voluto giocare una partita più solida. Noi non siamo la Serbia, non per qualità ma per abitudine a giocare con questo ritmo 5 partite consecutive. Esperienze come questa sono molto utili, anche se mi piacerebbe rigiocare il match tutti sani e tutti insieme. I ragazzi sono stati bravi a uscire indenni da questo girone e a non farlo come quarta squadra qualificata. Sapevamo che per arrivare a Lille avremmo dovuto fare due grandi colpi e ci siamo riusciti. Complimenti alla Serbia, ora però dobbiamo resettare tutto e provare ad entrare per la seconda volta nelle prime otto formazioni d’Europa”.

LA PARTITA – Il 101-82 finale racconta di una partita che è tale solo per un tempo e mezzo, fino a quando cioè l’Italia – che già senza Datome deve fare a meno anche di Belinelli, tenuto a riposo in vista degli ottavi – riesce in un modo o nell’altro a rispondere agli allunghi di una Serbia che non risparmia nessuna delle sue stelle.

Fonte: LA REPUBBLICA