Basket Nba, Gallinari lancia i Nuggets a Londra. Silver: “Europa, segui il modello Serbia”

LONDRA – Show, marketing, ma anche una buona dose di basket per la partita di Londra della Nba. La lega americana ha mostrato la sua potenza alla O2 Arena, nella quale Danilo Gallinari ha brillato – 18 punti con tanto di calzettoni con Union Jack – per trascinare i suoi Nuggets alla vittoria sugli Indiana Pacers. Con un roboante 140-112 la squadra del Colorado ha interrotto una striscia di cinque sconfitte in fila. Dopo un grande inizio dell’azzurro – tre triple su altrettanti tentativi . – i Nuggets hanno ben distribuito i compiti offensivi tra i vari Harris, Jokic e Chandler scappando a inizio terzo quarto dopo aver chiuso sul +11 (67-56) il primo tempo.

George e compagni hanno resistito fino a quando le percentuali dal campo lo hanno permesso, poi, complice una difesa tutt’altro che irreprensibile (caratteristica solitamente ascrivibile ai Nuggets) sono crollati. Dopo il punto esclamativo di Mudiay, schiacciata da All Star per il +24, i Pacers si sono sciolti. Concedendo il centesimo punto (valido per il -33) a ben 15′ dal termine. Il finale è stato una passerella per i tanti tiratori della squadra di coach Malone.

GALLO DA LEADER – Visibilmente soddisfatto a fine partita, Danilo Gallinari. L’azzurro nonostante non fosse al 100% ha guidato una delle migliori versioni dei Nuggets di questa stagione; “Veramente una grande partita per noi oggi. Nel terzo quarto abbiamo anche difeso bene, oltre che tirato con grandi percentuali”. Parole di routine, ma non troppo, dato che a Denver di buona difesa se n’è vista poca di recente. “E’ un piacere tornare in Europa – ha aggiunto – e giocare davanti a un pubblico del genere. Speriamo che i fan abbiano apprezzato”. Sul piano partita dei suoi Nuggets: “Abbiamo deciso di attaccare George sin da inizio partita. Le cose sono andate bene, abbiamo tirato alla grande sin dal primo quarto muovendo la palla in modo ottimale”. La sfida contro Paul George lo ha esaltato: “E’ stimolante giocare contro i migliori. Difende uno contro uno su di lui non può che esaltarmi. Giocando così possiamo raggiungere i playoff”. Nel finale il ‘Gallò ha risposto a una frecciata del tecnico Malone, che ha dichiarato che starebbe ancora bene in Europa per quattro-cinque partite: “Proprio non si può fare, dato che si torna in fretta negli States”. ha dichiarato. Ma il rapporto tra lui e Malone continua a destare dei dubbi.

SILVER: “SEGUITE LA SERBIA” – Il risultato sul campo, però, non è la cosa che più contava nella rassegna del Sud di Londra. A ricordarcelo è stato il Commisioner Nba, Adam Silver: “Siamo fieri di poter ospitare per la prima volta due partite in terra straniera nella stessa notte. Oltre Denver-Indiana, infatti, si incontreranno Dallas e Phoenix a Città del Messico, un trend che non potrà altro che crescere”. Gli spunti più interessanti, però, li ha riservati dal punto di vista dell’evoluzione del brand in altri mercati: “In Europa il punto di riferimento è la Serbia. Una piazza interessata, che produce giocatori fortissimi, nonostante sia un piccolo paese. Sono da seguire, così come l’Australia, dove disputeremo sempre più partite”. Un premio per a un paese che respira pallacanestro, e che ha prodotto il miglior giocatore della partita, Nikola Jokic, autore di 22 punti, 10 rimbalzi e 7 assist.

Un’altra notizia di rilievo riguarda una possibile modifica nel formato delle partite: “Non sempre l’attuale sistema garantisce massimo interesse e spettacolarità – ammette – e noi dobbiamo seguire gli input dei nostri consumatori”. Come fare, quindi: “Stiamo cercando di capire come fare. I punti sono durata di partite, ma soprattutto durata dei finali. A fine stagione potremmo fare cambiamenti”. Probabile che si opti per ritoccare il numero di timeout negli ultimi due minuti delle gare. Insomma, ancora una volta la Nba ha dato una prova di una lungimiranza destinata a rimanere a lungo come modello per le altre leghe mondiali. La Repubblica