Basket: Nba; Lebron MVP Finals “io n.1? A voi il dibattito”

(ANSA) – ROMA, 12 OTT – Per la quarta volta Mvp come Magic
Johnson, Tim Duncan e Shaquille O’Neal. LeBron James ha messo il
sigillo sulle Finals Nba, eletto miglior giocatore, protagonista
del trionfo dei Lakers. La tripla doppia ha regalato l’anello ai
californiani e all’unanimità è arrivato anche il titolo Mvp, il
quarto come i più grandi (fa storia a sé solo Michael Jordan che
è riuscito a conquistarne sei in carriera). Mai nessuno però era
riuscito a diventare il miglior giocatore delle finali Nba con
tre squadre diverse, record stabilito da un LeBron che a quasi
36 anni domina sempre il parquet. Io il Goat? Lascio a voi la
discussione” dice LeBron in merito al dibattito su chi sia il
più grande di tutti i tempi (goat acronimo di greatest of all
time, ndr).
    “I successi sono tutti speciali – ha aggiunto il campione – Ci
sono sempre ostacoli da superare: quando riesci a metterti nelle
condizioni di vincere un campionato la prima cosa a cui pensi è
tutto il duro lavoro che hai fatto durante la stagione. Tutto
quello che hai sacrificato. È sempre stata la cosa più
gratificante per me, oltre a vedere i miei compagni di squadra
felici. Questo vale per il basket ma anche per tutte le
professioni: lavorare, costruire qualcosa e vedere i risultati.
    Penso che viviamo tutti per questi momenti”.
    Il finale di stagione vissuto nella bolla di Orlando, causa
covid: LeBron ammette che non è stato facile. “Non saremmo umani
se non ammettessimo di aver sentito gli alti e bassi nella bolla
– spiega -. A volte mi chiedevo ‘Dovrei essere qui? Vale la pena
sacrificare la mia vita familiare? Non sono mai stato lontano da
lei per così tanto tempo. Non ero presente quando mia figlia è
andata all’asilo, mi sono perso il 16/o compleanno di mio
figlio…’. Avevamo per fortuna i mezzi tecnologici per vederci
anche a distanza. Alla fine non importa dove vinci un titolo, se
in una bolla, Miami, Golden State… Non importa. Quando arrivi
a quella performance è una delle emozioni più forti per un
giocatore di basket”. (ANSA).
   


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