«Basta con la plastica nella buca delle lettere». La protesta della giunta di castello di Chiesanuova

«Si è arrivati al paradosso che il portalettere gira per la Repubblica con l’auto elettrica per distribuire rifiuti». La ‘denuncia’ arriva dalla Giunta del Castello di Chiesanuova. «Una evidente stortura, non più sostenibile a livello ambientale – spiega – l’arrivo, pressoché quotidiano nelle case sammarinesi, di una montagna di pubblicità cartacea ottimamente imbustata in pellicole di plastica. Pur capendo le esigenze logistiche dell’Ente Poste – per il quale è assai più comodo distribuire il materiale pubblicitario attraverso questa metodologia –, non riteniamo più accettabile l’utilizzo di derivanti del petrolio per promuovere prodotti, attività ed eventi». Si tratta «di un materiale per la cui produzione è necessaria tanta energia, con relativa emissione in atmosfera di co2. Va inoltre sottolineato che la scelta d’imbustare la posta (pubblicitaria e non) disincentiva la raccolta differenziata da parte del destinatario che spesso – con nessun senso civico – la getta tal quale nella spazzatura indifferenziata. Così facendo si produce, di fatto, un doppio rifiuto».