
(ANSA) – TRENTO, 25 SET – La straordinaria energia di Bebe
Vio ha riempito di appassionati ed infiammato sala Falconetto di
Palazzo Geremia. Al Festival dello sport di Trento assieme agli
altri tre atleti dell’associazione Art4Sport Riccardo Bagaini,
Lorenzo Marcantognini e Alessandro Sbuelz per promuovere la
seconda edizione della sua kermesse WEmbrace Sport, da lei
organizzata a Milano (Allianz Cloud, 10 ottobre), l’icona del
movimento paralimpico italiano ha colto l’occasione per
perseguire il suo obiettivo più importante, quello
dell’inclusione.
“Per togliere il prefisso para davanti al nostro sport,
perché lo sport è quella cosa che ci fa stare bene, noi siamo
persone felici grazie allo sport. La figata è che quando una
persona fa sport non ci sono differenze. Lo sport porta la
diversità ad essere normalità”, ha detto la campionessa.
L’obiettivo di Bebe, Riccardo, Lorenzo e Alessandro sono i
Giochi paralimpici di Parigi: “A Londra 2012 sono andata a
lavorare è lì mi sono innamorata delle Paralimpiadi, anche
perché quell’edizione è stata quella della svolta per il nostro
movimento. Rio 2016 è stata la prima volta, ovviamente era tutto
fantastico, Tokyo è stata un po’ più faticosa perché venivo da
una fase difficile, ma comunque bellissima. Io parlo spesso
della mensa paralimpica perché è un cinema: vedi quelli che
mangiano con i piedi e ti chiedi come sia possibile, ma se provi
ad aiutarli ti senti stupida perché sono abilissimi”. (ANSA).
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte