
(di Micol Graziano) (ANSA) – ROMA, 25 APR – LUCA FRATANGELO, ‘BELLA CIAO’ (ALL
AROUND, PP. 128, EURO 15)
La copertina del libro ritrae una delle protagoniste della
Resistenza, la veneta Maria Peron, infermiera del Niguarda che
si unì alla formazione Valdossola. Accanto a lei, nell’immagine,
il partigiano Laurenti Giapparize che nell’agosto del 1945
divenne suo marito. Il volume ‘Bella ciao’ nasce per celebrare
l’ottantesimo anniversario dell’inizio della Guerra di
Liberazione e della lotta partigiana.
La prefazione è di Luciano Zani, docente di Storia
contemporanea e membro del Comitato per gli anniversari di
interesse nazionale. Il libro ‘Bella Ciao’ – scrive Zani – è ‘di
buon auspicio per qualcosa che ancora non c’è, in Italia: un
Museo Nazionale della Resistenza’. Zani aggiunge: ‘un gruppo di
esperti, di cui mi onoro di far parte, ha licenziato un progetto
che a breve, a Milano, dovrebbe passare alla fase operativa
della costruzione del Museo Nazionale della Resistenza’.
Tra i luoghi segnalati da ‘Bella Ciao’ il Museo diffuso della
Resistenza in Piemonte, aperto al pubblico nel 2003 su
iniziativa della Città di Torino. ‘Un percorso multimediale
interattivo conduce il visitatore in un viaggio virtuale di
Torino nel decennio che va dall’approvazione delle norme
razziali antiebraiche del 1938 alla promulgazione della
Costituzione repubblicana del 1948’. L’allestimento permanente,
nei locali sotterranei del Palazzo dei Quartieri Militari, ‘rievoca la vita quotidiana durante la guerra, l’occupazione
tedesca, la Resistenza e il ritorno alla democrazia, attraverso
le immagini, i suoni e le voci dei testimoni, presentati in una
originale installazione interattiva’.
In Emilia Romagna tra i luoghi da visitare il Museo Cervi, la
casa colonica dove dal 1934 visse la famiglia Cervi, nel comune
di Gattatico, provincia di Reggio Emilia. ‘Il Museo Cervi nasce
come sviluppo della raccolta degli oggetti che la famiglia
protagonista della vicenda partigiana reggiana aveva conservato
fin dagli anni della guerra e di quelli donati successivamente,
come materiali a stampa, manoscritti, riconoscimenti,
decorazioni ufficiali, album, cimeli e opere d’arte’. Il Museo
offre vari itinerari. Uno è incentrato ‘sulla Resistenza, e
sull’opposizione al fascismo. Partendo dalla nascita della
Resistenza nella pianura ci si ricollega alle attività
antifasciste della famiglia Cervi’.
In Calabria da visitare il Museo della Memoria Ferramonti di
Tarsia, provincia di Cosenza. ‘Aperto nel giugno del 1940,
Ferramonti fu il più grande campo di concentramento creato dal
fascismo in Italia. Vi furono internati ebrei stranieri presenti
sul territorio italiano, ebrei italiani, antifascisti italiani e
stranieri e profughi politici’.
Il libro è organizzato per regioni ed è corredato di foto. I
testi sono scritti in italiano e in inglese per rendere la guida
accessibile a un pubblico internazionale. (ANSA).
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