E’ ancora mistero sull’identità della donna trovata priva di vita a Bellaria, lo scorso 29 aprile. La morte è avvenuta per annegamento: sul corpo non erano stati trovati segni di violenza, nè fori di siringa che avrebbero potuto provare l’uso di sostanze stupefacenti. La Questura di Rimini, per fare luce sulla vicenda, ha così reso pubblica la foto “ricostruita” della defunta, con la collaborazione della Polizia Scientifica di Roma, attraverso la tecnica del “face reconstruction”. Di origine caucasica, dell’età di 55-65 anni, la donna era seminuda, con indosso solo una maglietta. La Questura di Rimini invita coloro che fossero in grado di fornire utili notizie per l’identificazione a contattare gli uffici di Polizia.
La Questura di Rimini, per fare luce sulla vicenda, ha così reso pubblica la foto “ricostruita” della defunta, con la collaborazione della Polizia Scientifica di Roma, attraverso la tecnica del “face reconstruction”.
La donna era stata trovata priva di vita a Bellaria, lo scorso 29 aprile con indosso solo una maglietta e dovrebbe avere un’età compresa tra i 55 ed i 65 anni. La morte è avvenuta per annegamento: sul corpo non erano stati trovati segni di violenza, nè fori di siringa che avrebbero potuto provare l’uso di sostanze stupefacenti.