ANCORA furti e danneggiamenti ad alcuni stabilimenti di spiaggia di Bellaria Igea Marina. Nel mirino dei ‘soliti ignoti’ di fine stagione in particolare alcuni bagni della zona Cagnona, ma non solo. Letteralmente sfondate (come si vede nelle fotografie) varie porte di legno delle cabine. In questo modo gli sbandati di turno hanno anticipato sul tempo la chiusura con le tradizionali ‘portone’ rinforzate da parte dei titolari. «Erano già venuti meno di una settimana fa – dice un bagnino –, sia nel nostro bagno che in diversi stabilimenti vicini, nonché in diversi alberghi della zona. Nell’occasione avevano forzate le porte e rubato poche cose».
«NELLA notte tra mercoledì e giovedì sono ritornati – prosegue l’operatore balneare – forse si trattava di altra gente, e hanno usato le maniere forti, spaccando letteralmente le porte e scardinandole. Poi hanno rovistato all’interno delle cabine. E rubato parecchie cose, materiale che usiamo durante l’estate, attrezzi vari, trascurando stranamente quelle forse di maggior valore. Ma il danno principale lo hanno fatto alle porte stesse, che adesso andranno sostituite, e difficilmente riusciremo a trovare uguali a quelle originali».
IN QUESTA occasione gli operatori derubati annunciano l’intenzione di sporgere denuncia alla stazione dei carabinieri di via Pascoli. «Sono qui da trentasei anni – spiega Ezio, storico bagnino della zona Cagnona –. Da me sono venuti nei giorni scorsi, hanno rubato roba di poco valore. Anche nel mio caso il danno maggiore è quello fatto alle porte. Ma è il solito film che si vede tutti gli anni a fine estate, quando qualche delinquente o sbandato, prima di tornare a casa sua, o dove risiede durante l’inverno, pensa bene di passare al setaccio chioschi bar, alberghi e cabine prima che vengano rinforzate le chiusure. Io ormai non me la prendo. Lo considero come un danno fisiologico, tipo mareggiata. Però ho installato da diversi anni una porta d’acciaio rinforzata a una delle cabine, dove conservo il materiale più importante. Per il resto facciano pure. Non le lascio aperte perché sarebbe peggio: in quel caso toccherebbe ai vandali divertirsi a demolire e rompere quello che trovano».
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