Bellaria Igea Marina e i gusti: una memoria che si rinnova

Il murale realizzato sulla parete della residenza comunale; foto di Andrea Shinigami.
Due appuntamenti per celebrare la Giornata dei Giusti 2025; domenica all’Astra, proiezione gratuita del recentissimo film d’animazione “La Bicicletta di Bartali”.

Il prossimo 6 marzo ricadrà in Italia la Giornata dei Giusti, solennità civile che dal 2017 mantiene nel Paese la memoria dei Giusti del passato e del presente. L’Amministrazione Comunale si unirà alle celebrazioni con un doppio appuntamento, al fine di diffondere i valori della responsabilità, della tolleranza e della solidarietà.
Il murale realizzato sulla parete della residenza comunale; foto di Andrea Shinigami.
(Il murale realizzato sulla parete della residenza comunale; foto di Andrea Shinigami)
Mercoledì 5 marzo, dalle 9.00 alle 12.00 presso la Biblioteca Comunale Alfredo Panzini, i ragazzi delle scuole del territorio prenderanno parte a una serie di interessanti laboratori a tema a loro dedicati, a cura della stessa Biblioteca. Domenica 9 marzo, appuntamento aperto a tutta la cittadinanza, pensato in particolare per bambini, ragazzi e famiglie: alle 17.00 presso il Cinema Teatro Astra, in programma la proiezione gratuita del recentissimo film di animazione “La Bicicletta di Bartali” (2024). Con regia di Enrico Paolantonio, la pellicola narra una storia che si svolge a Gerusalemme, dove David, un ragazzo ebreo, con la sua squadra di ciclismo rivaleggia con quella dell’arabo Ibrahim. Da entrambe le parti si vedono gli altri come nemici su cui primeggiare. Il nonno di David possiede però un oggetto che consente di guardare allo sport in modo diverso. Si tratta della bicicletta di Gino Bartali, il campione che non ebbe timore di mettere a repentaglio la propria vita, durante la Seconda Guerra Mondiale, per salvare centinaia di ebrei dalla deportazione. Sarà anche grazie a questa bicicletta, che i due potranno prepararsi in modo inatteso per un’impresa sportiva in cui trovarsi dalla parte giusta.
Quella di Gino Bartali è una storia di eroismo che lui stesso non rivelò per molto tempo, custodendola gelosamente e senza volerne fare motivo di pubblicità. Una vicenda che valse nel 2013 al grande ciclista, scomparso nel 2000, l’attribuzione postuma da parte dello Stato di Israele del titolo di Giusto tra le nazioni: onorificenza riservata ai non ebrei che nel corso del secondo conflitto mondiale rischiarono la propria vita per salvare il popolo ebraico dalla minaccia nazifascista. Un aspetto, questo, che lega l’esempio di coraggio e umanità di Gino Bartali alle gesta eroiche di due illustri cittadini di Bellaria Igea Marina, anch’essi riconosciuti come Giusti fra le Nazioni. La loro storia si dipanò a metà anni Quaranta, quando Ezio Giorgetti organizzò una rete di solidarietà, aiuto materiale, protezione e sostegno morale che trovò il suo fulcro nell’odierna Bellaria Igea Marina: mettendo a rischio la propria vita, mise in salvo una trentina di cittadini ebrei – anziani, donne e bambini – che nel settembre del 1943 da Asolo (Treviso) giunsero sul territorio, in fuga da un campo di internamento, potendo così far rientro sani e salvi nelle rispettive patrie, dopo la Liberazione, nell’ottobre del 1944. Insieme ad Ezio Giorgetti, diedero il loro fattivo contributo l’allora Maresciallo dei Carabinieri Osman Oscar Carugno, ma anche l’albergatore Alfonso Petrucci, il farmacista Giuseppe Olivi e tanti altri purtroppo rimasti anonimi. Il 14 dicembre 1956 Ezio Giorgetti fu chiamato dalla comunità israelitica a Roma per ritirare l’attestato di benemerenza; dopo otto anni, arrivò a Giorgetti un altro invito ufficiale direttamente da Israele, dove il 17 giugno venne onorato come ‘Giusto fra le nazioni’. Qualche giorno prima, il 14 giugno, gli venne anche conferita la cittadinanza onoraria di Giv’at Shamuèl, piccola località situata fra Gerusalemme e Tel Aviv, paese di residenza della famiglia di Joseph Konforti, uno dei 30 ebrei salvati a Bellaria Igea Marina; anche Osman Oscar Carugno venne poi riconosciuto Giusto da Israele nel 1986.
E’ costante l’impegno dell’Amministrazione Comunale nel mantenere la memoria, soprattutto tra le giovani generazioni, della straordinaria testimonianza di fratellanza e coraggio racchiusa dalla storia di Ezio Giorgetti e Osman Oscar Carugno. Tra le tante iniziative degli ultimi anni, l’intitolazione all’allora Maresciallo dei Carabinieri di una piazzetta al Parco del Gelso e l’allestimento della mostra – poi diventata esposizione permanente alla Scuola Panzini – “Giusti fra le nazioni. Bellaria Igea Marina 1943/44. A fianco degli Ebrei perseguitati”. Ultima in ordine di tempo ma non per importanza e valore simbolico, la realizzazione nel 2023 di un grande murale, che campeggia ora su tutta la parete Nord della residenza comunale: l’opera, affidata alla mano del giovane artista Edoardo Ettorre, ritrae Ezio Giorgetti e Ziga Neuman, uno dei cittadini ebrei salvati in terra bellariese, ispirandosi a una celebre fotografia che li immortala insieme.
Comunicato Stampa