Un’emergenza improvvisa, la perdita di coscienza, il panico tra i tavoli. Poi la voce calma e ferma di un infermiere, arrivata attraverso lo schermo di un cellulare, ha fatto la differenza tra la vita e la morte. È successo ieri sera, mercoledì 23 luglio, in un ristorante di via Pinzon, a Bellaria Igea Marina, dove un turista 70enne veronese ha rischiato di soffocare per un boccone andato di traverso.
Stava cenando serenamente, quando un pezzo di pollo gli ha ostruito le vie respiratorie. L’uomo ha subito mostrato difficoltà a respirare, quindi ha perso conoscenza davanti agli occhi attoniti degli altri clienti. Mentre qualcuno cercava di intervenire, è partita immediatamente la chiamata ai soccorsi.
Dall’altra parte del filo – o meglio, dello schermo – l’infermiere di turno alla centrale operativa non ha perso tempo: attivata la videochiamata, ha guidato i presenti nelle delicate manovre di disostruzione, spiegando come agire per tenere in vita il 70enne in attesa dell’arrivo dell’ambulanza.
Un’azione coordinata a distanza che ha evitato il peggio. Quando i sanitari sono giunti sul posto, l’uomo era ancora vivo ed è stato immediatamente trasferito in ospedale per accertamenti.
Quella di ieri sera è stata una scena che avrebbe potuto concludersi tragicamente. Invece, grazie a sangue freddo, tecnologia e competenza, è diventata l’esempio di come anche in situazioni disperate, un intervento a distanza possa trasformarsi in salvezza concreta. Una chiamata. Uno schermo. Una vita salvata.