Bellaria Igea Marina, torna “La Borgata che danza”: tre giorni di musica popolare, balli e tradizioni

Dal 23 al 25 maggio lo storico quartiere della Borgata Vecchia ospiterà la 33ª edizione del Festival “La Borgata che danza”, rassegna dedicata alle musiche di tradizione dell’Emilia-Romagna. L’evento, organizzato da Fondazione Verdeblu con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bellaria Igea Marina, propone tre giorni di spettacoli, incontri culturali, laboratori, balli e gastronomia popolare.

«Questo festival – dichiara il sindaco Filippo Giorgetti – ha radici profonde nell’identità romagnola ed è pensato per unire le generazioni e trasmettere la nostra cultura anche ai più giovani».

Il programma prevede concerti danzanti, musiche itineranti e momenti di convivialità con gruppi musicali storici come L’Uva Grisa, I Musicanti d’la Basa, Doctor Folk, La Storia di Romagna e molti altri. Non mancheranno gli incontri culturali con studiosi, autori e ricercatori impegnati nella valorizzazione del patrimonio immateriale locale.

La giornata di anteprima, venerdì 23 maggio, sarà dedicata ai più giovani con l’esibizione dell’Ensamble strumentale di musiche da ballo, il Coro di canto popolare degli allievi dell’accademia InArte, l’orchestra “Alibanda” dell’I.C. Dante Alighieri di Rimini e la consegna del Premio Violinistico Mario Venturelli, giunto alla quarta edizione.

«Fra i punti di forza della manifestazione – sottolinea il direttore artistico Gualtiero Gori – vi è la sua dimensione comunitaria e il legame con la memoria collettiva del ‘900. Le musiche di tradizione locale rappresentano un’eredità da salvaguardare, oggi spesso dimenticata in favore di modelli musicali globalizzati».

Ampio spazio sarà riservato anche ai laboratori creativi, ecologici e artistici per bambini, organizzati dall’Associazione Terzo Spazio, oltre alla partecipazione attiva delle scuole primarie del territorio con feste da ballo e attività condivise con genitori e insegnanti.

La tradizione passerà anche dalla tavola, grazie alla storica “Borgosteria”, che vedrà l’apertura delle osterie popolari “La Speranza”, “Marascoun”, “Da Guiròin”, “Magnùl” e “l’Azdàora” Frida Vasini, gestite dalle realtà associative locali.

Grande novità di quest’anno è il lancio di un progetto di storytelling illustrato a fumetti curato da Alessandro Mazzotti (Pixa), pensato per coinvolgere le nuove generazioni e affrontare anche temi sociali come il bullismo. In parallelo, debutta il Museo Digitale di Bellaria Igea Marina, con una sezione interamente dedicata alla storia del festival dal 1993 a oggi.

«Stiamo lavorando affinché “La Borgata che danza” diventi un evento culturale e turistico di riferimento», conclude Paolo Borghesi, presidente di Fondazione Verdeblu. «Un festival che guarda al futuro, rimanendo fedele alle proprie radici».

Il programma completo è disponibile su: www.bellariaigeamarina.org