Bellaria. Il sindaco Ceccarelli chiede ai bagnini di rinnovare la spiaggia

mare spiaggia«BOLKESTEIN o no, chiediamo ai bagnini di investire sul nuovo piano spiaggia». «Un azzardo andare avanti senza sapere cosa deciderà l’Europa, azzardo che potrebbe costare caro agli operatori». Scontro frontale tra il sindaco Enzo Ceccarelli e il capogruppo Pd Ugo Baldassarri, l’altra sera in consiglio comunale sul piano dell’arenile. «In un clima di incertezza, in cui nessuno sa quale sarà l’esito della questione Bolkestein – dice Ceccarelli – l’amministrazione ha inteso fare la propria parte con chiarezza: approvando un piano spiaggia, mettendo gli operatori nelle condizioni di lavorare rispettando le regole, fissando delle scadenze e ponendo le condizioni per garantire la prossima stagione turistica». «Abbiamo scelto di distinguerci da un vuoto politico – continua – ampiamente trasversale, che ci ha fatto finire nel limbo attuale: i nostri governi nazionali, compreso l’attuale, non sono stati in grado di confrontarsi con l’Europa e tornare da Bruxelles con un quadro normativo adeguato alla realtà italiana. Nulla è stato fatto per capitalizzare la proroga delle concessioni marittime al 2020, ottenuta e sbandierata dall’Italia qualche anno fa, col risultato che l’intera partita è sottesa oggi ai prossimi pronunciamenti della Corte di Giustizia Europea, che potrebbe addirittura anticipare le scadenze a questo 2015». «Abbiamo deciso di non subire quanto verrà stabilito in sede europea e nazionale – conclude il sindaco –: gli indirizzi approvati lo scorso maggio e gli interventi di pubblico interesse collegati alla partita – come il camminamento tra piazzale Kennedy e via Italia– nascono proprio da questa convinzione. L’amministrazione ha fatto la propria parte incontrando le associazioni di categoria, ogni singolo operatore e anche i tecnici che stanno studiando il nuovo piano spiaggia: continuerà a farlo con chiunque voglia un confronto e chiarimenti». «Incontri sì, consenso meno – replicano Baldassarri e il consigliere Loris Galeffi, che ha presentato un’interpellanza sul tema –. Intanto la strada sulla spiaggia da Kennedy alla Cagnona, già prevista nel 2015, non è ovviamente partita. Anche perché nelle intenzioni del Comune va finanziata dai bagnini, ‘in cambio’ dell’attuazione del piano spiaggia. Giustamente gli operatori frenano, in totale assenza di certezze, salvo quella di dover sborsare cifre stratosferiche, e assumersi l’onere del ripristino della strada in caso di danni da mareggiate, tra l’altro. Le concessioni comunali sono scadute il 31 marzo scorso, e procedere senza conoscere il quadro generale delle concessioni anche demaniali dello Stato sarebbe un azzardo. Non ci risulta infatti che sul Comune siano piovute proposte a raffica da parte degli operatori».

Resto del Carlino