«PUNTIAMO a sfondare il muro delle centomila presenze di turisti francesi a Bellaria Igea Marina, registrate questa estate con un aumento dell’8,1% sulla precedente. Dalla fiera di Colmar ottimi segnali». Parole e musica di Umberto Morri, presidente della Fondazione Verdeblu, che ha organizzato la maxi-spedizione alla kermesse nell’Alsazia francese, da venerdì a domenica. «Oltre 50 persone del nostro staff – continua – il grosso impegnate nel ristorante di 500 metri quadri, preso d’assalto da 1.200 ospiti, tra le principali attrazioni della fiera. Poi animazione, in primis il gruppo degli Scariolanti, che ha avuto un successone. Apprezzatissimo il corso di piadina per turisti, con lo show cooking delle nostre ardore in diretta video, la Stamperia Pascucci, i ballerini romagnoli di Rimini Dance Company, degustaizoni di vini de ‘La collina dei poeti di Santarcangelo’. Molte prenotazioni alla ventina di banchi dei nostri albergatori e bagnini, a fronte di 25mila presenze totali alla fiera, nonostante il caldo torrido rischiasse di tenere lontani gli interessati». Musica e balli romagnoli sfidati dagli indiavolati ritmi tribali di uno stand africano. Battuti sul piano del ritmo, vittoriosi per melodia e simpatia. Sugli scudi anche il ristorante: spazzolati in tre giorni 75 chili di pesce, 45 di grana, 45 di formaggio, altrettanti di prosciutto, 60 kg di lasagne, 28 di cannelloni, 22 di strozzapreti, 20 di ravioli, 30 kg di salame, 10 di coppa, 25 di mortadella, 25 di porchetta. Passata la fame? Macché. Sparite 1.400 piadine, 100 bottiglie di Sangiovense, 50 di Trebbiano, 85 di prosecco per l’aperitivo al bar-caffetteria.
Resto del Carlino