Partita la campagna referendaria e le forze politiche sono subito entrate in campo, in particolare per quanto concerne il referendum che dice no alla variante di Rovereta e no al polo della moda. A sostegno del referendum e contro il polo della moda si sono gia? schierati a partire da alcune settimane il movimento Rete, Liberamente San Marino e Luca Lazzari, i quali hanno organizzato nel Paese diverse serate informative. Ma cio? che ha fatto trasalire la coalizione San Marino Bene Comune, decidendo di convocare d’urgenza una conferenza stampa a Palazzo Pubblico, e? stato l’ultimo comunicato stampa delle tre forze politiche d’opposizione, considerato da Bene Comune “assolutamente inaccettabile”.
Ed e? cosi? che Bene Comune ha deciso di lanciare una vera e propria sfida politica su uno dei quattro referendum, cruciale per il futuro politico, sociale ed economico del Paese, che si voteranno domenica 15 maggio.
Da una parte dunque Rete, Pedini Amati e Lazzari che invitano i sammarinesi a votare “si?” al referendum che chiede di abrogare la variante di Rovereta e dall’altra Bene Comune, con l’appoggio di una parte dell’opposizione (Sinistra unita in primis) che invita i cittadini a votare “no” al referendum, ma si? all’investimento milionario dei Borletti. Secondo Nicola Renzi (Ap), Marco Gatti (Dc), Gerardo Giovagnoli (Psd) e Maria Luisa Berti (Ns), che sono intervenuti ieri mattina in conferenza stampa, le dichiarazioni diffuse da Rete, Pedini Amati e Lazzari, “sono arrivate troppo presto e soprattutto non sono veritiere”.
I quattro moschettieri si sono letteralmente scagliati contro le scorrettezze dei firmatari del comunicato stampa messo sotto processo. “La loro nota e? stata inviata ieri sera (giovedi? sera, ndr), cioe? prima dell’inizio della campagna referendaria”, ammonisce il capogruppo del Psd, Gerardo Giovagnoli.
“Viene scritto che la maggioranza e? portatrice di interessi privati, ma cio? non e? vero”. Anzi: “Il progetto non riguarda un fatturificio oppure un’economia che non si vede, ma un’iniziativa di economia reale, un polo commerciale con imprenditori seri e risorse”.
Gli fa eco Maria Luisa Berti, di Noi sammarinesi: “Da un lato c’e? chi sta dalla parte dello sviluppo e sostiene questo investimento- dice- dall’altra chi sceglie di arrestare l’eventualita? dello sviluppo”. Quindi un messaggio per i sammarinesi: “Confido nella loro capacita? di valutare il progetto”, rispetto al quale il segretario del Pdcs, Marco Gatti, denuncia una “campagna di disinformazione e falsita? portata avanti da chi si definisce come “nuova politica”.
Lo scudocrociato ricorda che i 65 milioni di euro che i firmatari indicano come messi sul tavolo dal governo, in realta?, “sono soldi interessati da un credito agevolato per cui lo Stato interviene solo sugli interessi”. La cifra, in pratica, non uscirebbe affatto dalle casse statali. A proposito di soldi, Nicola Renzi, in quota Ap, ricorda che “i posti di lavoro legati a questo investimento possono andare dai 200 ai 300 se si considera anche l’indotto e l’introito nelle casse dello stato sara? di 200 milioni in dieci anni.
Le agevolazioni valgono solo per i primi tre anni, dal terzo anno tutti gli sgravi previsti saranno corrispo- sti solo a fronte di pari entrate per lo Stato. Si e? creato un consorzio di oltre 20 imprese del Titano per riuscire ad aggiudicarsi l’appalto. Abbiamo creato meccanismi che privilegiano le aziende sammarinesi per favorire tutto il comparto dell’edilizia. Questo referendum e? fondamentale e importantissimo e i cittadini non possono informarsi con la disinformazione che fanno loro. Non accettiamo atteggiamenti come questi. Non accettiamo questo clima di allusioni, insulti e insinuazioni”.
Giovagnoli ricorca che mercoledi? 4 maggio il gruppo Borletti e DEA Real Estate Advisor saliranno sul Titano per una serata pubblica al Kursaal. Interverranno Maurizio Borletti, Borletti Group, Luca de Ambrosis, DEA Real Estate Advisor, Leonardo Cavalli, One Works – Studio di Architettura, Mario Cantini, ex sindaco di Fidenza (Parma), Fabrizio Bernasconi, RBA Design, Paolo De Spirt, Borletti Group, Vincenzo Buonocore, DEA Real Estate Advisor. Inoltre, rivela Giovangoli, “saranno creati info point per informare i sammarinesi in ogni Castello”. Berti sottolinea anche che “non c’e? l’eventualita? che il polo si edifichi in un altro luogo della Repubblica, o si farà a Rovereta o niente. Se vince il si? il Paese si perde una grande opportunita?. Qui attorno ci sono delle amministrazioni comunali che non aspettano altro”.
Gatti evidenzia inoltre senza mezzi termini i posti di lavoro che si verrebbero a creare: “Ci fanno schifo nuovi posti di lavoro?” Sui marchi che riempiranno il polo, il segretario Dc dice che saranno “tutti marchi di alta qualita? e di alta moda. Non possiamo fare i nomi di questi marchi perche? ci sono trattative in corso ma sono marchi importanti”. Giovagnoli inoltre precisa che “gli investitori – dopo tutti questi mesi di incertezza – potevano anche andarsene, invece hanno deciso di esporsi in prima persona, questo vorra? dire che ci credono. Centri commerciali di questo genere sono la prosecuzione di attivita? che si fanno in mezzo mondo ed e? oramai un’operazione codificata. Le costruzioni saranno piu? una riqualificazione che una speculazione”.
Infine Renzi invita Rete, Pedini Amati e Lazzari al confronto: “Ci piacerebbe che riuscissimo a parlare in queste tre settimane del progetto in se? per far capire che cos’e? il progetto, qua invece si cerca di buttarla un po’ in caciara, nel teatrino della politica consono alle abitudini che abbiamo a San Marino, si cerca di attaccare dei partiti di opposizione per portarli via qualche voto. Sinistra unita, Civico 10 i socialisti, l’Upr e Labdem ci hanno messo la faccia e alcuni di loro si sono detti favorevoli al progetto. Il quadro e? molto piu? complicato e mi sembra che qualcuno voglia fare un piccolo cabotaggio politico per por- tarsi nella saccoccia qualche voto, ma il danno per il Paese sarebbe enorme”.
Sull’argomento e? intervenuto – tramite nota stampa – anche lo studio Grandoni srl, il quale ha dichiarato di “essere contrario al referendum cosi? come lo sono tutte le aziende del comparto edile che offriranno il loro supporto al comitato per il no, ma nonostante questo, risulta del tutto improprio l’accostamento fra Borletti e Dea che della operazione Polo del Lusso sono i promotori e Studio Grandoni che invece ne e? la controparte. Studio Grandoni opera sul territorio e all’estero dal 1981 con grande professionalita? ed e? onorato di collaborare con le imprese sammarinesi che, anche per orgoglio, vogliono vincere sul campo la gara indetta dal gruppo Borletti. Pertanto pur comprendendo le esigenze polemiche di una certa politica, che trova la sua ragione di essere nella contrapposizione e nello scontro, si invitano i promotori del referendum ad essere rispettosi di chi svolge il proprio lavoro e di evitare illazioni completamente fuori luogo”. La Tribuna