E’ da pochi minuti che il Ministero delle Finanze ha diramato lo scarno comunicato stampa dove comunica che San Marino resterà nella Black List.
La cosa che mi ha più fatto alterare è quell’eccetera eccetera…come se per San Marino oramai non conviene neppure più sprecare e scrivere parole.
E’ sicuramente un comunicato devastante per tutta l’economia sammarinese, ma occorre essere lucidi e non farsi prendere dal panico. San Marino è sopravvissuto nel passato ad eventi molto peggiori. Certo è indubbio che ci saranno degli strascichi.
Questo comunicato del Ministro Tremonti è totalmente immeritato e profondamente ingiusto; San Marino ha fatto moltissimo, in termini sia di leggi che di adeguamento agli standard legali, fiscali e sull’antiriciclaggio; dire il contrario vuol dire non dire la verità.
E’ palese che Tremonti punti a ben altro, e forse c’entra lo scambio automatico di informazioni, che sarebbe – come la Black List – deleterio per un piedistallo dell’economia, ovvero le banche e le finanziarie.
E’ comunque lampante l’inadeguatezza di tutta la classe politica sempre e solo pronta a beccarsi tra loro come i polli di Renzo, che si beccavano ma di li a poco sarebbero andati in pentola.
Occorreva, a mio giudizio, rispondere a tono alle continue prevaricazioni del Ministero Finanze italiano; prostrandosi non abbiamo fatto altro che il suo gioco. Occorreva far valere il nostro essere Stato indipendente e stoppare le manie di conquista dei nuovi Alberoni.
Sarebbe interessante, invece, ripagarlo con la sua stessa moneta. Su diciamo che cosa ha fatto Tremonti negli anni sammarinesi – l’articolo, che devo dire mi è piaciuto molto, a firma di David Oddone, che riprendeva un’altro del corriere del 1994, di qualche settimana era chiarificatore di quello che questo signore ha fatto nel suo passato…anche a San Marino.
Ripaghiamolo con la sua stessa moneta. Mettiamo a nudo, e soprattutto nei media italiani – che è ora di farseli amici – , quelle che sono state le sue attività a San Marino, i suoi movimenti bancari e le movimentazioni delle sue società – se ci sono state. Di lui e di tutti i politici, finanzieri e notabili italiani.
Vedrete come di punto in bianco le acque si calmeranno.
E’ ora di far basta! Non si può sempre subire. Occorre reagire con quello che abbiamo..e francamente non abbiamo poco.
L’esempio di un Ministro italiano che si è dovuto dimettere per aver acquistato sotto costo un’appartamento è lampante….qui si sta parlando, forse, di situazioni ben più gravi.
E cosa abbiamo? Oltre a qualche – probabile – segretuccio di Mr. Tremonti, stipendiamo oltre 6 mila cittadini italiani che ogni giorno vengono a lavorare in Repubblica.
Oggi il parlamentare marchigiano del Pdl Massimo Vannucci ha lanciato una bella provocazione sulla situazione dei 6400 frontalieri, paragonando San Marino alla Fiat in termini occupazionali.
E’ quella la strada! Facciamo pesare questo grosso punto a nostro vantaggio; dei centomila oramai non si ricorda più nessuno…e purtroppo pesano oramai poco.
Per carità nulla contro i frontalieri italiani; ma la guerra è guerra!
E’ impensabile che tanti sammarinesi se ne stiano a casa oppure in mobilità per colpa della guerra di questo ”Signore della Guerra economica e finanziaria” e frontalieri italiani possano tranquillamente lavorare. Ripeto nulla contro questa gente che anche loro hanno probabilmente una famiglia da mantenere, mutui da pagare ecc.ecc.
Ma ce li hanno anche i sammarinesi che per colpa di Tremonti sono a spasso! E fra poco saranno – quando finirà la mobilità – senza nessuna entrata.
Nessun razzismo per carità; anzi semmai del razzismo al contrario si può incolpare qualcun’altro.
Che si mobilitino questi frontalieri italiani e vadano a protestare sotto il Ministero delle Finanze (come hanno fatto giustamente i dipendenti Delta, a cui va tutto il mio appoggio e la mia stima).
E’ ora! Con questa guerra santa contro San Marino anche loro ci rimetteranno! E presto.
Occorre farsi sentire, anche perchè mi sembra che nessuno lo abbia ancora fatto!
Buona serata
Marco Severini