Un normale controllo alla circolazione stradale si è trasformato in una scena surreale e violenta all’interno dell’area dell’interporto di Bentivoglio, dove un uomo di 29 anni, di origine marocchina, ha dato in escandescenze aggredendo i Carabinieri intervenuti.
I fatti sono accaduti nei giorni scorsi durante un posto di blocco effettuato dai militari della Stazione di Bentivoglio con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile di Molinella. Fermata per un controllo una Volkswagen Touran, l’attenzione dei Carabinieri si è subito concentrata sul passeggero, apparso fin da subito agitato e poco collaborativo.
Il giovane, disoccupato, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine, si trovava in evidente stato di alterazione psicofisica. Dopo essersi rifiutato di esibire i documenti, è sceso dall’auto e si è denudato restando in mutande, iniziando a inveire pesantemente contro i militari con insulti e minacce.
La situazione è precipitata quando il 29enne ha iniziato a colpire i Carabinieri con calci e pugni, nel tentativo di opporsi al controllo. Nella colluttazione, uno dei militari ha riportato ferite a una mano, con una prognosi di 15 giorni.
L’uomo è stato arrestato per resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. Dopo la convalida dell’arresto da parte del Tribunale di Bologna in sede di giudizio per direttissima, nei suoi confronti è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora e di presentazione periodica presso un ufficio di Polizia Giudiziaria.
Durante gli accertamenti, anche il conducente dell’auto, fratello dell’arrestato, è stato denunciato: il 46enne si è infatti rifiutato di sottoporsi all’alcol test richiesto dai militari.
L’episodio riaccende i riflettori sulla sicurezza degli operatori di polizia impegnati nei controlli stradali, spesso esposti a situazioni di imprevedibile pericolo.