Beppe Morganti raggiunto telefonicamente dal ns Direttore Severini parla di un grosso dispiacere relativamente alla spaccatura avuta ieri sera nella votazione in seno alla Direzione PSD.
‘’Una grossa spaccatura’’ – queste le parole di Morganti – in quanto c’è stata una votazione che ha avuto un risultato clamoroso (23 a 14) ed ha portato una netta divisione all’interno del partito tra coloro che vorrebbero da subito l’adesione alla costituente socialista e chi invece vorrebbe pensarci un po su.
Una parte del PSD, la maggioranza, ha votato per continuare il confronto con Casali dell’Nps per l’adesione alla futura costituente socialista (23 voti) ed una parte, la minoranza ma importante e significativa nei numeri (14 voti) , voleva che la questione della costituente socialista si fosse discussa solo dopo le elezioni.
Non vi è stata una divisione netta tra ex-socialisti e ex-democratici, come molti si aspettavano, in quanto ad esempio Patrizia Busignani e Stefano Macina (ex democratici) hanno votato con la maggioranza ed invece Giancarlo Capicchioni e Mauro Chiaruzzi (ex socialisti)hanno espresso il loro consenso per la parte minoritaria capeggiata dallo stesso Beppe Morganti che ha preso solo 14 voti che voleva temporeggiare e discutere dell’adesione solo dopo la futura consultazione popolare.
‘‘Non si parla di sciogliere il partito, dice Beppe Morganti, che io stesso assieme ad altri ho fondato, ma certo c’è una diversità di visione e di strategia politica che comunque porterà a delle sicure conseguenze anche nel prossimo futuro”.