Nel novembre 2016 rispondendo a una domanda dei giornalisti che lo intervistano papa Francesco disse “Io ho allergia degli adulatori. Mi viene naturale, eh?, non è virtù. Perché adulare un altro è usare una persona per uno scopo, nascosto o che si veda, ma per ottenere qualcosa per se stesso. Anche, è indegno. Noi, a Buenos Aires, gli adulatori li chiamiamo lecca calze”. Parole sacrosante, suffragate anche da Dante che relegava all’Inferno proprio i cosiddetti adulatori, nella II Bolgia dell’VIII Cerchio, completamente immersi negli escrementi per aver adulato i potenti per fini personali. Bergoglio non ha mai nascosto la sua particolare “simpatia” per l’islam, e paradossalmente la sua totale “idiosincrasia” per il cattolicesimo. Per affinità elettive si può arguire che sul tema dell’adulazione, anche gli “amici” islamici la pensino come papa Francesco. Che sia per il disprezzo” comune del prototipo “lecca calze”, che l’isis ha minacciato di morte il loro beniamino?
Gianni Toffali
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