LA NOTTE di San Silvestro senza controllo a Colonia. Un migliaio di giovani arabi ha invaso la stazione e lo spazio fino al Duomo. Hanno cominciato a scagliare razzi ad altezza d’uomo, poi hanno aggredito le donne, strappando loro gli abiti, palpeggiandole, derubandole. Una ragazza è stata violentata. I poliziotti hanno assistito quasi indifferenti, o si sono rifiutati di intervenire immediatamente, impauriti dalla folla. Quando sono giunti i rinforzi, dopo un paio d’ore, per molte vittime era troppo tardi. Le denunce presentate sono novanta, ma non tutte le vittime si sono rivolte alle stazioni di polizia. «Ho strappato una ragazza, una turista di Stoccarda, dalle mani di una decina di aggressori – racconta un poliziotto –, ma non ho potuto far nulla per le sue due compagne, in balia della folla. Erano ubriachi, mi sparavano addosso i razzi».
SIMILI violenze si sono avute anche ad Amburgo, lungo la Repeerbahn, la grande via che attraversa Sankt Pauli, il quartiere a luci rosse, affollato di turisti in festa la sera del 31. E a Stoccarda due ragazze sono state assalite da un gruppo di quindici giovani stranieri.
«È UNA BOMBA politica», ci si allarma al ministero degli Interni. «Mi chiedo se siamo innanzi a una nuova forma di criminalità organizzata, l’azione dei facinorosi sembra guidata, e non spontanea», dice il ministro Heiko Maas. Frau Merkel è intervenuta di persona, promettendo che si interverrà con la massima durezza: «Sono disgustata, quanto è avvenuto è intollerabile».
HA CHIAMATO per solidarietà Henriette Reker, sindaco di Colonia, ma sarà difficile identificare i colpevoli, nonostante le registrazioni delle videocamere. Le donne non riescono comprensibilmente a descrivere gli aggressori, descritti come nordafricani. Finora sono stati arrestati appena otto sospetti.
In Germania sono giunti l’anno scorso un milione e centomila
flüchtlinge, fuggiaschi, come qui definiscono più esattamente i nostri migranti, la popolazione li ha accolti generalmente con generosità, migliaia di volontari collaborano con le autorità per assisterli, ma si sono inevitabilmente moltiplicati gli atti di violenza da parte di gruppi razzisti. Una minoranza, ma i movimenti populisti hanno gioco facile nel suscitare paura.: l’Afd, l’Alternativa per la Germania, se si votasse domenica, raggiungerebbe il dieci per cento ed entrerebbe in Parlamento. Si teme che adesso le violenze di Colonia provochino una reazione contro i nuovi venuti. «Sono in grande parte pacifici – assicurano le autorità –. Non è vero che i reati aumentino a causa loro».
E ieri, a cinque giorni dagli incidenti, i tedeschi hanno accusato anche i giornali e la tv di aver censurato le violenze. Ma sono state le autorità a cercare di nascondere il proprio fallimento, come ha ammesso lo stesso Polizeipräsident di Colonia, Wolfgang Albers: «Non abbiamo reagito come avremmo dovuto».