Confesso che vedere Berlusconi presidente del Consiglio Superiore della Magistratura mi provocherebbe un picco orgasmico inimmaginabile.
Ma non succederà.
Non si può fare.
Lo sanno tutti.
Tutti tranne Berlusconi.
Perché se ho imparato a conoscerlo, lui ci crede.
Quando disse che avrebbe fatto del Milan la squadra più forte al mondo, ci credeva solo lui.
Quando disse che sarebbe diventato Presidente del Consiglio e che avrebbe costruito un partito del 30 per cento in pochi mesi, ci credeva solo lui.
Quando disse che voleva fare una televisione privata nazionale capace di concorrere con la Rai, ci credeva solo lui.
Quando disse che voleva costruire delle città dove gli uomini e le donne della classe media potevano vivere come quelli più ricchi, ci credeva solo lui.
Grandissimo.
Ma quel tempo è finito.
Adesso non riesce a portare il Monza
in serie A.
Prima i suoi collaboratori erano Cicchitto, Frattini, Colletti, Armaroli, Tremonti, Urbani…
Adesso Tajani e Licia Ronzulli.
Scusate la brutalità’ del ragionamento.
Ma alle persone alle quali vuoi bene devi dire la verità. Altrimenti le offendi.
Io a Berlusconi devo moltissimo.
E gli sarò grato per sempre.
Ma la realtà è diversa da come lui l’immagina e la racconta. Adesso. A se stesso.
Meloni e Salvini fanno finta.
Non ci credono. Dai…
Se Berlusconi dice che quello è il piano, loro dicono di sì, aggiungendo che però c’è un piano B.
In qualsiasi trattativa, se annunci prima la possibile alternativa, il piano A è già morto.
Punto uno.
Poi, poi, mai un leader politico, di un grande partito, è andato al Colle. Mai.
Perché un leader ha contro, per fatto naturale, scientifico, gli altri leaders.
Divide.
E non c’è mai stato un leader così divisivo come Berlusconi.
Berlusconi e il Berlusconismo, come l’antiberlusconismo, saranno capitoli interi dei libri di storia.
Epoca, epiche.
Se non hai i numeri tuoi per la maggioranza, non puoi diventare Presidente. Scientifico.
E non puoi nemmeno pensare di diventarlo raccattando dei voti qua e là.
Promettendo di dare una casa agli scappati di casa.
Questo errore Berlusconi lo ha già fatto. Con risultati pessimi. Lo so bene. Molto bene. C’ero.
Valeva prima, vale ancor più, molto di più, per l’elezione di una figura garante.
La figura garante.
Non si può neppure immaginare.
In poche settimane, l’unico potere istituzionale democratico rimasto, la Presidenza della Repubblica, dopo la brutta fine dei governi e dei parlamenti, sarebbe devastato.
E lascio stare altre cose.
Che ritornerebbero a galla putrefatte dal lungo ammollo.
Berlusconi è stato vittima di una persecuzione terribile.
Ma un po’ di stupidaggini le ha fatte. O no?
Raggiunse l’apice con il magnifico discorso ad Onna: “io sono un partigiano”.
Mentre Obama faceva due passi a L’Aquila.
Poi, Silvio, passo’ la serata a Napoli a casa di Noemi.
Non mi scandalizzo. Per niente.
Ma sono scelte.
La Presidenza della Repubblica è cosa distante da ciò. Incompatibile.
Punto.
Sergio Pizzolante
