Ah, l’ospitalità britannica nel suo massimo splendore! Un vero paradiso galleggiante, dove centinaia di richiedenti asilo possono vivere come principi. Forse qualcuno pensa così di ricostruire l’atmosfera di un hotel a cinque stelle, dando la sensazione di essere in vacanza mentre si affrontano le incertezze della fuga da un Paese devastato dalla guerra.
In un bizzarro tentativo di coniugare lusso e accoglienza, il governo inglese ha noleggiato la “Bibby Stockholm”, una mega chiatta a due piani con 222 cabine, per ospitare circa 500 persone migranti al largo del Regno Unito.
Soprannominata “Luxury living on board,” la piattaforma galleggiante offre servizi di base come assistenza sanitaria e vitto. La sua finalità è quella di disincentivare gli arrivi di richiedenti asilo, riducendo in questo modo la “pressione insostenibile” sull’isola.
Nonostante l’apparente ottimismo del governo riguardo alla soluzione, numerose organizzazioni internazionali, tra cui Refugee Council, Amnesty International e la Croce Rossa britannica, hanno espresso gravi preoccupazioni.
E come dare loro torto? Essi ritengono che la Bibby Stockholm sia completamente inadeguata per coloro che cercano sicurezza e umanità dopo essere scappati dall’orrore.
Le proteste si sono levate, comprese quelle della giunta comunale di Dorset, che ha manifestato serie riserve sull’idoneità del porto di Portland come sito per questa bislacca iniziativa. Tuttavia dalla stanza dei bottoni sembrano ignorare le critiche e hanno già avviato trattative per ulteriori navi da utilizzare con la stessa modalità (crudeltà?).
Così, mentre il governo spera che le misure adottate riducano il flusso di richiedenti asilo, gli arrivi via mare nel Regno Unito sono aumentati notevolmente negli ultimi anni, passando da appena 218 nel 2018 a oltre 45mila nel 2022. Secondo le previsioni, nel 2023 potrebbero essere oltre 60mila. Il Nationality and Borders Act è stata la risposta legislativa del governo per scoraggiare ulteriori arrivi, ma sembra che queste iniziative crude e controverse non abbiano ottenuto l’effetto sperato, se non quello di colpire anche la dignità di chi ha perso tutto, casa e famiglia.
Come appaiono lontane oggi le parole di un grande inglese, Isaac Newton: “Gli uomini costruiscono troppi muri e mai abbastanza ponti”.
David Oddone
(La Serenissima)