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(ANSA) – MILANO, 10 FEB – I pm di Milano Francesco De Tommasi
e Rosaria Stagnaro hanno chiesto il processo con rito immediato
per Alessia Pifferi, la 37enne in carcere da fine luglio scorso
per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, di quasi un
anno e mezzo, abbandonandola da sola in casa per sei giorni. La
Procura ha deciso di contestare nell’imputazione di omicidio
volontario anche l’aggravante della premeditazione, che era
stata esclusa dal gip nella misura cautelare. Omicidio aggravato
pure dall’aver ucciso la figlia e dai motivi futili e abietti.
Sulla richiesta di processo immediato (si salta l’udienza
preliminare) dovrà decidere il gip Fabrizio Filice e poi la
donna andrà a giudizio in Corte d’Assise, dove rischia
l’ergastolo. La piccola, scrivono i pm nell’imputazione, venne
lasciata “priva di assistenza e assolutamente incapace, per la
tenerissima età, di badare a se stessa, senza peraltro generi
alimentari sufficienti e in condizioni di palese ed evidente
pericolo per la sua vita, pure legate alle alte temperature del
periodo”. Tutto ciò causò “nella minore una ‘forte
disidratazione’, con ‘deragliamento delle funzioni cellulari con
particolare riferimento al sistema nervoso centrale e al
circolo’, culminato nel decesso”. (ANSA).
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