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Un alto funzionario birmano della Commissione elettorale nominata dalla giunta militare è stato ucciso sabato sera a Yangon, in un attacco che è stato rivendicato dalla resistenza armata al colpo di Stato del febbraio 2021.
Si tratta di Sai Kyaw Thu, un ex colonnello ora vicedirettore della Commissione. L’uomo è stato ucciso con numerosi colpi di arma da fuoco mentre si trovava a bordo della sua auto. Un gruppo di resistenza denominato ‘Per Yangon’ ha postato su Facebook il messaggio ‘Missione compiuta’, e ieri i media statali hanno confermato l’omicidio.
La Commissione elettorale era l’organo che aveva accusato di frode elettorale il governo di Aung San Suu Kyi, deposta dal golpe di due anni fa e in seguito condannata a 33 anni di reclusione.
L’omicidio di Sai Kyaw Thu è l’ultimo di una serie di attacchi contro alti funzionari e uomini d’affari legati al regime golpista. Le iniziali proteste pacifiche contro il colpo di Stato furono represse nel sangue dai militari, e da allora la resistenza è diventata armata, formando ‘Forze popolari di difesa’ e unendosi anche a milizie etniche attive da decenni contro il governo centrale.
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