Blatter è ancora re della Fifa, per la quinta volta, nonostante gli scandali e le inchieste che negli ultimi giorni hanno travolto l’organizzazione che governa il calcio mondiale. Il principe giordano Ali bin al Hussein – al congresso Fifa ieri a Zurigo – ha infatti ritirato la sua candidatura, dopo un primo voto in cui aveva ricevuto 73 voti contro i 133 del presidente uscente, che a questo punto è stato confermato alla guida della Fifa.
Il 79enne svizzero era in gara per il quinto mandato in sella alla Federazione calcistica mondiale, nonostante la doppia inchiesta per corruzione che ha portato in carcere metà del suo vertice. L’anziano presidente ha mancato per un soffio la maggioranza dei due terzi necessaria alla prima votazione ma il vantaggio era tale che il suo rivale si è ritirato prima del secondo voto, quando allo svizzero sarebbe bastata la maggioranza semplice per vincere.
La Russia festeggia
«È stato un Congresso molto importante – queste le sue prime dichiarazioni – Mi vedete ora di buon umore anche sono stato un po’ nervoso oggi. Ma l’abbiamo superata. Sono il presidente di tutti». Immediate le felicitazioni della Russia, grande sponsor di Blatter e Paese che ospiterà i prossimi Mondiali del 2018. «Blatter – ha detto il presidente dell’Unione calcistica russa, Nikolai Tolstikh – capisce i problemi e le sfide del tempo e sa su quale strada si deve sviluppare il calcio». Il direttore generale del comitato organizzatore dei mondiali del 2018, Alexiei Sorokin, da parte sua ha dichiarato che «la Fifa ha raggiunto alte vette sotto la sua direzione».
«Sono orgoglioso del fatto che la Uefa abbia difeso e sostenuto un movimento favorevole al cambiamento all’interno della Fifa»:così Michel Platini secondo cui è un passaggio «fondamentale se la Fifa vuole riconquistare la sua credibilità. Faccio le mie congratulazioni al Principe Ali,ringrazio le federazioni che lo hanno sostenuto».
L’appello all’unità prima del voto
Serve «l’unità nel mondo del calcio». Con queste parole il presidente della Fifa aveva aperto il congresso riunito ieri a Zurigo. «In questi ultimi giorni abbiamo vissuto un cataclisma e si era ipotizzato un rinvio. Sono felice di vedere che tutte le federazioni sono presenti. Lancio un’appello all’unita per affrontare i problemi».
Decisivo il sostegno di Russia, Asia, Africa e Sud America
Blatter aveva il sostegno di Russia, Asia, Africa, e Sud America. Dopo l’esplosione dello scandalo – con l’inchiesta Usa su alti funzionari dell’organizzazione per tangenti e altro e con l’indagine elvetica sull’assegnazione dei Mondiali di calcio alla Russia (2018) e al Qatar (2022) – molti in Europa avevano chiesto un passo indietro a Blatter o almeno un rinvio del voto previsto per oggi a Zurigo. Ma il sostegno di Russia, Asia e Africa hanno evitato il peggio per il 79enne svizzero.