
Le indagini che hanno portato oggi all’arresto di 7 esponenti del clan di Rocca Mezzomorreale hanno sventato un omicidio. La sentenza di morte, decisa durante un summit di mafia e segno della ritrovata armonia tra i membri della famiglia mafiosa, venne emessa nei confronti di un architetto che nella sua attività, secondo i boss, aveva commesso alcune mancanze verso il clan. I carabinieri, inoltre, hanno ricostruito diverse estorsioni a imprenditori e commercianti: gli incassi alimentavano le casse della famiglia.
A volte i boss imponevano le ditte a loro vicine. Per convincere la vittima a pagare, in un caso venne fatta trovare vicino al cancello di un’abitazione una bambola con un proiettile conficcato nella fronte.
La vittima designata era un architetto che, a dire dei boss, aveva commesso numerosi errori nella gestione della pratica amministrativa relativa alla regolarizzazione di un immobile. Tanto che poi per l’edificio era stato emesso un ordine di demolizione.
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